Bufera

Troll e attacchi contro la petizione critica, le ombre del Movimento 5 Stelle che non vuole dissidenti

Maurizio Boccardo, attivista della prima ora, ha lanciato una raccolta firme on line contro il "metodo Genova" e le derive verticistiche del movimento. Ecco cosa è successo dentro e fuori dalla rete

beppe grillo

Genova. Gli attivisti pronti a lasciare il Movimento 5 Stelle e comunque a far scoppiare una bufera nella galassia grillina nei giorni dell’avvio del percorso verso le elezioni comunali genovesi sono già diventati 200.

Tra i motivi della protesta, le caratteristiche del “Metodo Genova”, il sistema adottato dagli M5S a livello locale per determinare il prossimo candidato sindaco (dovrà essere sostenuto da una lista di consiglieri “bloccata” e selezionata dallo stesso candidato) considerato scarsamente democratico e trasparente, la debolezza del possibile candidato Luca Pirondini, definito “un valletto”, ma anche la piega che – a dire degli attivisti o ex tali – sta prendendo la compagine grillina, sempre più determinata dalle volontà dei vertici: Davide Casaleggio, David Borelli, Massimo Bugani e, carisma funzionale al loro potere, Beppe Grillo.

La quota di adesioni alla petizione lanciata su Change.org (nella foto il testo integrale) da Maurizio Boccardo, lavoratore portuale quarantenne e attivista nei MeetUp sul territorio dalla prima ora, è cresciuta di minuto in minuto raggiungendo la considerevole cifra nel giro di circa 36 ore.

corsia pronto soccorso

Ore durante le quali, a Boccardo, è capitato di tutto: attacchi più o meno velati, “trollaggi” scatenati sui social network, una campagna sotterranea lanciata attraverso whatsapp al fine di fare annullare la sua petizione on line. Nonché un “post scriputm” pubblicato niente poco di meno che sul blog di Beppe Grillo.

“Ps: Maurizio Boccardo non è un portavoce del MoVimento 5 Stelle e parla solo a titolo personale. Si invitano i giornalisti sul territorio di Genova (e anche in generale in Italia) a non spacciare come posizione del MoVimento 5 Stelle quella personale di singoli non eletti, che sono usati strumentalmente da chi sta promuovendo altre liste”.

Per quanto riguarda gli attacchi, ad accusare Boccardo sulla sua pagina di Facebook, Daniele Tizzanini, che si definisce auto-espulso dal Movimento ma che fino a pochi giorni fa si era distinto, si fa per dire, per aver tempestato di commenti poco edificanti le bacheche dei consiglieri comunali che hanno abbandonato l’M5S per fondare il gruppo Effetto Genova (Putti, Muscarà, Burlando e De Pietro). Tizzanini è stato definito un “simpatizzante dei 5 Stelle e non un attivista” dalla portavoce in Regione Alice Salvatore, fedelissima di Beppe Grillo, ed è una delle guardie del corpo che scortarono il leader del movimento durante la passerella nella Genova del dopo alluvione, nonché protagonista di un’aggressione ad alcuni giornalisti e titolare di due condanne, una a dieci mesi per aggressioni ai tifosi del Verona, e l’altra per possesso e traffico di droga, costata cinque anni di carcere poi indultati. Il “troll”, tra le altre cose, ha accusato Maurizio Boccardo di fare uso di cocaina e di offrirla ad altre persone, come si evince da alcuni screenshot dei messaggi pubblicati.

corsia pronto soccorso

Maurizio Boccardo spiega di essersi limitato a fare scrivere a Tizzanini da un avvocato e a rimuovere il post in questione per evitare ulteriori polemiche. Perché queste ultime proprio non mancano.

Su whatsapp, tra gli iscritti al movimento, sta circolando da alcune ore un messaggio, tipo catena di sant’Antonio, nel quale si invitano quante più persone possibile a screditare la campagna lanciata da Boccardo e sottoscritta già da circa 200 persone, chiedendo che venga rimossa dalla piattaforma on line.

Il messaggio, formulato come un vademecum, dice così:
1) Visitate questo Link
2) Scorrete il testo finché non vedete la scritta in rosso “Riportare una violazione delle politiche”
3) cliccate su quella voce. Scegliete “Viola i miei diritti”
4) Scegliete l’opzione “Diffamatorio”
5) Scrivete i motivi per cui segnalate o se non avete voglia , copiate incollate questo testo:
“Chiedo che venga rimossa immediatamente questa petizione in quanto contiene accuse diffamatorie e false su una persona che conosco”.

“Non mi stupiscono queste reazioni – dice Boccardo – sapevo che sarei servito come capro espiatorio, ma quello che devono capire è che dietro di me ci sono altre persone pronte a far saltare il tappo e nessuno di noi lo fa per tornaconto personale, né tanto meno perché siamo strumentalizzati da chi ha costituito altre liste”.

La battaglia legata a un profondo disagio da parte di una buona fetta della base del Movimento è, probabilmente, appena iniziata. Esplosa. Proprio nei giorni in cui si portano avanti i passi in vista per le “comunarie”. Dopo le graticole ai “candidabili” andate in scena la scorsa settimana, a breve saranno resi noti coloro che avranno ottenuto le almeno 27 firme a sostegno. Se i candidabili rimanenti dovessero più di uno, quello definitivo sarà votato sulla piattaforma Rousseau.

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