Il progetto

I tesori nascosti delle valli del Parco dell’Aveto

s.stefano d'aveto

Mezzanego. Al via “Tesori Nascosti del Mediterraneo”, progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Interreg Marittimo Italia-Francia 2014-2020, per la riscoperta e lo sviluppo delle aree interne di Liguria, Sardegna e Corsica attraverso l’innovazione dell’accoglienza e dell’offerta turistica “lenta”

Si è tenuta giovedì 16 marzo a Mezzanego, presso il plesso scolastico Spinetto, la presentazione del progetto europeo “Tesori Nascosti del Mediterraneo”, modello sperimentale per il recupero e rilancio delle aree interne dei territori che si affacciano sul Mediterraneo attraverso una concezione innovativa dell’ospitalità e una rivalutazione del turismo “lento” e di nicchia. Il progetto ha una durata di due anni e coinvolge cinque aree interne della Liguria, della Sardegna e della Corsica: le valli dell’entroterra genovese (Val Polcevera, alta Val Bisagno e Valli Aveto, Graveglia e Sturla), il Comune di Sorgono posto al centro della Sardegna e infine i piccoli comuni di Tolla ed Evisa nell’entroterra di Ajaccio in Corsica.

Il progetto, che ha come capofila “Genova Torna in Villa”, rete di piccole e medie imprese agricole e di servizio con sede a Mignanego, vede il nostro Consorzio di Ospitalità Diffusa “Una montagna di accoglienza nel Parco” partner insieme a “Impronta”, cooperativa di giovani per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio di Sorgono, e alle Amministrazioni Comunali corse di Tolla e di Evisà; l’obiettivo finale è quello di creare e consolidare una macro rete transnazionale di imprese turistiche in grado di operare con la modalità dell’ospitalità diffusa, di sviluppare una proposta turistica integrata tra residenzialità, attività culturali e nella natura, prodotti tipici e dell’artigianato di qualità, che sia innovativa e ad alto valore ambientale.

Il lavoro di squadra permetterà inoltre di posizionare in modo competitivo il nuovo prodotto turistico sui mercati internazionali rendendolo riconoscibile e facilmente fruibile. Per ottenere questo risultato è prevista la realizzazione di un sito di orchestrazione, una forte attività social dei partner e la partecipazione ad alcune qualificate manifestazioni internazionali soprattutto nel Nord Europa, in cui risultano crescenti i bisogni di vacanze “slow” ad alto contenuto esperienziale. L’iniziativa sarà caratterizzata da un marchio identificativo che in seguito potrà coinvolgere tutti i comuni dell’entroterra europei che lo desidereranno. A livello locale l’occasione è particolarmente interessante per dare nuova linfa al comparto turistico: la creazione di gruppi di lavoro tematici, indirizzati al recupero e alla messa a disposizione di case vacanza, alla creazione di pacchetti turistici e itinerari culturali locali e all’identificazione di prodotti tipici con potenzialità di scambio fra le diverse aree coinvolte nel progetto saranno i meccanismi di innesco di un processo di sviluppo locale indirizzato a seguire le nuove tendenze del turismo e ad essere attrattivo su mercati internazionali.

Operativamente sul nostro territorio verrà realizzato un punto di accoglienza e di servizi, in rete con quelli realizzati dagli altri partner, che sarà anche una vetrina commerciale per i prodotti tipici dei diversi territori, in grado progressivamente di autosostenersi anche successivamente alla conclusione del progetto, favorendo in questo modo occupazione giovanile diretta e indiretta.

Un’importante occasione dunque per il comprensorio delle Valli Aveto Graveglia e Sturla di partecipare ad un progetto turistico di portata internazionale, che assicurerà una maggiore visibilità del territorio e del nostro prodotto turistico su nuovi mercati, ma anche l’opportunità di valorizzare un patrimonio immobiliare che attraverso le attività portate avanti dal progetto potrà essere riqualificato e immesso sul circuito di ospitalità diffusa.

Il progetto è finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi di sviluppo regionale INTERREG e si concluderà a fine 2018.

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