Il processo

Sequestrarono e picchiarono tre “traditori” della banda: pm chiede oltre 5 anni per i Latin Kings

Vittime legate e picchiate, a una di loro inciso sul corpo il marchio della banda

latin kings

Genova. Erano stati arrestati a settembre grazie a un’indagine dei carabinieri della compagnia centro coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti con accuse pesanti: sequestro di persona, lesioni e minacce aggravate oltre alla violenza privata e al porto abusivo di oggetti atti a offendere.

Oggi per cinque membri dei Latin Kings, che nel febbraio del 2016 avevano sequestrato e picchiato in un garage di via Archimede tre giovani accusati di aver tradito la banda ed essere passati con i Neta, sono arrivate le richieste di pena. Per l’unica donna del gruppo in posizione più defilata è stato concordato il patteggiamento a due anni. Cinque anni e quattro mesi la richiesta del pm Manotti per il capo della gang, Alvaro Loja Reasco detto “Albyn”. Cinque anni per gli altri tre che hanno tra i 21 e 22 anni. Il processo si svolge a porte chiuse per il rito abbreviato.

In quel garage a Brignole una delle vittime sarebbe stata legata a un bastone con il collo stretto con un cavo elettrico. Secondo il racconto il giovane era stato imbavagliato e preso a calci e schiaffi. Al termine del pestaggio gli era stato inciso sullo sterno con un coltello le lettere LK, Latin King appunto. Un’altra delle vittime, minorenne, era stato ingozzato con una manciata di sale. La sentenza è prevista per il 19 aprile

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