Genova. Continuano a ritmo serrato i lavori nel cantiere dello scolmatore del Fereggiano. A partire da aprile sono programmate – giornalmente e per quattro mesi – una serie di attività di scavo mediante piccole cariche di esplosivo nel tunnel in corrispondenza dell’attuale fronte, sotto le aree del padiglione Specialità, Pronto soccorso e Monoblocco dell’Ospedale San Martino.
I “brillamenti” – nelle fasce orarie dalle 6 alle 8, dalle 12 alle 14 e dalle 20 alle 22 – sono normali operazioni che consentiranno l’avanzamento dell’importante opera e saranno effettuati nel pieno rispetto degli standard di sicurezza non interferendo con le normali attività dell’Ospedale.
A questo scopo, nelle settimane scorse sono stati effettuati alcuni incontri tra i tecnici del Comune, dell’Ospedale e della ditta che esegue i lavori per definire in via preventiva sia le modalità di monitoraggio strumentale del livello di vibrazioni sia le modalità di informazione – generale e di preavviso specifico di effettuazione delle singole volate – del personale ospedaliero, delle persone ricoverate e di tutti i visitatori dell’Ospedale.
Venerdì 10 marzo è stato fissato presso l’Ospedale San Martino un incontro per illustrare alle strutture apicali dei vari reparti (con particolar riguardo a quelli “più sensibili”, quali chirurgia, angioplastica, ecc.) cosa succederà nei prossimi mesi e quali azioni dovranno essere adottate. Nelle strutture coinvolte è in programma l’installazione di particolari sensori per misurare e registrare eventuali vibrazioni del suolo. Inoltre, ai referenti dei blocchi operatori verranno forniti telefoni cellulari per ricevere in tempo reale informazioni sui “brillamenti”. Un accelerometro verrà posizionato per monitorare la condotta idrica situata in prossimità del Padiglione Specialità.
Verranno effettuati sopralluoghi periodici da parte degli specialisti delle imprese coinvolte, guidati dai responsabili del settore tecnico del San Martino e del Comune di Genova. Inoltre, l’Unità operativa Ingegneria clinica dell’Istituto analizzerà l’impatto delle possibili vibrazioni sullo strumentario dei laboratori e sulle apparecchiature utili per eseguire Tac e risonanza magnetica.
“Vista la particolare natura della struttura interessata dalle operazioni – dichiara l’assessore Giovanni Crivello – i nostri tecnici e la ditta che esegue i lavori hanno adottato, di concerto con i vertici del San Martino, speciali accorgimenti per scongiurare al massimo i disagi e non disturbare la normale attività dell’Ospedale. Stiamo procedendo secondo i tempi prefissati e contiamo di terminare i lavori dello scolmatore del Fereggiano per agosto 2018”.
I lavori per lo scolmatore del Fereggiano (45 milioni di euro) sono stati decisi e finanziati dal Comune di Genova con 15 milioni, con il contributo del “Piano nazionale per le città” e “Italia Sicura”, prima dell’alluvione del 2014, e costituiscono un’anticipazione e un elemento essenziale del piano di messa in sicurezza dell’intero bacino del Bisagno che ora può contare anche sul finanziamento statale per il rifacimento della copertura e per lo scolmatore principale dalla Sciorba al mare.