Santa Margherita. Sempre più prelievi dallo Stato centrale, sempre meno disponibilità di spesa e meno entrate correnti. Nonostante questo l’amministrazione comunale di Santa Margherita Ligure ha licenziato il bilancio di previsione confermando a zero la Tasi, con un forte aumento degli investimenti sul sociale, con una riduzione della spesa corrente, con una sensibile riduzione delle aliquote Imu per alcune categorie e riuscendo a contenere gli aumenti delle aliquote Tari, generati principalmente dai maggiori costi del nuovo sistema di raccolta.
“Un risultato quest’ultimo ottenuto grazie anche all’impegno dei cittadini che con i loro sforzi quotidiani nel differenziare i rifiuti hanno scongiurato le sanzioni e contenuto i costi di smaltimento. Non solo: grazie a un lavoro di squadra, sono stati aperti spazi di spesa delle risorse vincolate e intercettati finanziamenti esterni che consentiranno una serie d’interventi in particolare sulla scuola e sulla messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici”, si legge in una nota.
Sono state ridotte le spese correnti per più di 1 milione di euro – da 19.770.141,61 euro del 2016 al 18.345.896,15 del 2017 al netto degli accantonamenti tecnici per fondo crediti di dubbia esigibilità, fondo di riserva e fondo di riserva cassa.
Il bilancio 2017 del Comune pareggia a 64.337.689,68 euro, una cifra molto alta poiché all’interno è considerato l’intervento dello scolmatore tra i torrenti San Siro e Magistrato, opera che da sola vale 33 milioni di euro, interamente finanziata dallo Stato.
Tra le opere pubbliche in programma per il 2017 – che valgono complessivamente 34.433.538,40 euro – ci sono, ad esempio, gli interventi sull’edificio scolastico cittadino e la creazione di un nuovo centro sociale in via Dogali per un valore di oltre 600 mila euro; la sistemazione della palestra di via Domizio Costa per un valore di 100 mila euro; gli impianti elettrici a servizio del porto per un valore di 350 mila euro; la riqualificazione di alcune vie cittadine.
Inoltre, rispetto a quanto già previsto in bilancio, sono stati ottenuti contestualmente spazi ministeriali di spesa su risorse vincolate per interventi di opere pubbliche collegate alla scuola per un valore di 2,5 milioni di euro circa e 43 mila euro per il rischio idrogeologico.
Per quanto riguarda l’Imu, prosegue l’azione di riduzione delle tariffe: l’intervento effettuato a favore delle attività produttive (recependo anche l’emendamento proposto l’anno scorso dal gruppo di opposizione Insieme Santa nel Cuore) prevede un’aliquota agevolata del 4,6 per mille: per gli immobili delle categorie catastali C1, C2, C3 a condizione che il proprietario sia anche titolare di un’attività economica svolta nell’immobile. Tutte le altre aliquote rimangono invariate.
Parlando di Tari, infine, l’amministrazione punta molto sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti che mira a perseguire un obiettivo di salvaguardia dell’ambiente e di miglioramento della qualità della vita di cittadini e ospiti, a beneficio delle generazioni presenti e future. Dal 2014 al 2017 si è avuto un incremento di spesa della tariffa dei costi ciclo rifiuti (PEF) del 4,3% (da Euro 4.403.675,53 del 2014 a Euro 4.598,099,28 del 2017) a fronte di un aumento della percentuale di differenziata che dal 2014 al 2016 pari al 7% (anche se il termine di paragone dovrebbe essere il 2017, per cui c’è ancora un margine di miglioramento che potrà essere calcolato a fine anno).
Il costo totale del servizio da coprire con la Tari per il 2017 è di 4.598.099,28 euro. La norma di legge obbliga a recuperare integralmente tutte le spese collegate al ciclo dei rifiuti attraverso la Tari. Quindi la tariffa non è discrezionale ma vincolata.