Genova. In Piazza del Popolo a Roma si svolgerà l’8 aprile una grande manifestazione per parlare della campagna
referendaria su voucher e mettere ancora una volta al centro i temi del lavoro. Ad annunciarlo, nel corso dell’assemblea dei delegati, a Genova, il segretario nazionale, Vincenzo Colla. “In questo paese dobbiamo rimettere al centro la qualità e la dignità del lavoro – ha spiegato Colla – anche perché così tanta precarietà pone l’Italia a essere un paese senza futuro. Abbiamo il 40% di giovani che non riescono entrare nel sistema lavorativo e dovremmo fare un patto generazionale nei luoghi di lavoro”.
Al centro dell’incontro di Genova, ovviamente, la difficile situazione che vive la nostra regione che, nel 2016 ha
avuto 4,5 milioni di voucher venduti, oltre 2,5 milioni solo a Genova, con un incremento rispetto all’anno precedente del 23,8 per cento. Buoni utilizzati in tutti i comparti produttivi, agricoltura, industria, commercio, turismo e persino pubblico impiego. A questo si lega anche il tema degli appalti. In Liguria sono 348 gli appalti pubblici per un valore di oltre 280 milioni di euro. Il problema, denuncia la Cgil, è nell’aggiudicazione delle gare al massimo ribasso, che penalizzano prima di tutto le aziende virtuose e portano a una contrazione del costo del lavoro, spesso non pagando contributi, stipendi o risparmiando sulle norme di sicurezza.
“Con i referendum la Cgil vuole aprire una discussione sulla Carta dei diritti – spiega Federico Vesigna segretario Generale Cgil Liguria – Chiediamo due sì per aggiornare lo Statuto dei lavoratori in un mondo del lavoro radicalmente cambiato, per aprire una nuova stagione e per restituire dignità al lavoro e riconquistare i diritti e le tutele perse”.