Liguria

“Privatizzare la sanità? Perdono solo i cittadini”. Usb chiede le dimissioni della Viale

Sonia Viale in visita a Cairo Montenotte
Foto d'archivio

Genova. “L’assessore alla Salute Sonia Viale venerdì scorso a Borghetto S.Spirito ha dichiarato che “per gli ospedali solo una gestione privata può migliorare la situazione sanitaria”. E allora noi chiediamo alla Viale di dimettersi per manifesta incapacità di far funzionare quello che e’ dei cittadini e per evidente conflitto d’interessi perché quello che afferma contrasta con il suo ruolo di amministratore pubblico”. A dirlo è Roberto Mattioli, Usb Sanità Liguria.

“Caro assessore, nel momento in cui ci si accorge che le strutture pubbliche vengono gestite male, la soluzione non dovrebbe essere “e allora diamole ai privati“: la soluzione dovrebbe essere invece “e allora rimuoviamo chi li gestisce e facciamoli gestire meglio“. Non si capisce allora perché a fronte di una pesante e cronica mancanza di personale nei reparti invece di procedere con un adeguato piano di assunzioni si continua a bloccarle obbligando le aziende sanitarie a chiedere deroghe per sostituire il personale che va in pensione o in aspettativa o in gravidanza. Ricordiamo inoltre a questa Giunta che da più di un anno viene promesso il nuovo concorso regionale per infermieri e che nonostante vengano fatti decine di corsi per oss, operatori socio sanitari, poi non si procede all’inserimento di queste figure così preziose nelle aziende sanitarie”.

“L’assessore e la sua Giunta – conclude – stanno interpretando quindi alla perfezione la strategia standard per privatizzare: togli i fondi, ti assicuri che le cose non funzionino, la gente si arrabbia e tu consegni il capitale al privato. Quel famoso “modello lombardo” poi, a cui l’assessore si ispira, è stato oggetto di varie inchieste giudiziarie (coinvolti fra l’altro personaggi di spicco della Lega Nord) che hanno appurato come imprenditori privati della sanità versavano tangenti a politici e funzionari pubblici per ricevere appalti e finanziamenti dalla Regione. Ricordiamoci cosa dice la Costituzione a riguardo (art. 32): “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Se il pubblico lascia la sanità in mano a chi cerca esclusivamente il profitto è più che ovvio che non tutela più un bel nulla. Anzi qualcosa in verità forse tutela: il profitto delle cliniche private. Nelle privatizzazioni in sanità ci guadagnano solo i privati e i politici amici dei privati e a perderci sono solo i cittadini”.

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