2050

Ordine degli architetti, due giornate per pensare il futuro di Genova

albergo dei poveri

Genova. L’Ordine degli Architetti e la sua Fondazione, insieme alla commissione Lavori Pubblici, si propongono di ragionare sul futuro di Genova, a partire da un riesame del suo passato recente, mettendone in evidenza luci e ombre. I convegni sono finalizzati a riportare l’architettura e l’architetto nel dibattito sociale, culturale e politico per Genova. I lavori saranno divisi in due giornate.

La prima, il 31 marzo, si soffermerà sulle trasformazioni di Genova dagli anni ’80 ad oggi, attraverso la voce dei principali testimoni. Un video introduttivo sui temi principali (Porto Antico, Facoltà Architettura, Palazzo Ducale, Centro storico, i Rolli) presenterà contributi e interviste che costituiranno lo spunto per una tavola rotonda che vedrà la presenza di amministratori, studiosi, architetti e altri soggetti che discuteranno intorno ad una delle più importanti fasi di trasformazione della città. Quelle vicende, le scelte fatte o mancate, hanno portato alla Genova di oggi.

Il convegno proseguirà il 7 aprile, per mettere a fuoco alcuni temi per la Genova del futuro, traguardando l’orizzonte del 2050. Contributi filmati porranno al centro dell’attenzione quei casi che costituiscono temi irrisolti, dei veri vuoti urbani (Silos Hennebique, i Forti, le aree ex Ilva, l’ex mercato ortofrutticolo, la Caserma Gavoglio, e altri). In una tavola rotonda con i principali soggetti della Genova contemporanea si proveranno ad individuare gli obiettivi futuri per infrastrutture, ricerca, cultura, università, industria, finanza, imprese, artigianato, informazione e naturalmente architettura e paesaggio.

Dall’analisi si passerà alle proposte. Gli architetti genovesi presenteranno il progetto di una piattaforma informatica “aperta” CallForGenoa20150 per raccogliere in una visione sinottica le molte proposte in campo, figlie di progetti e studi decennali e recenti ragionamenti di prospettiva, con l’obiettivo di stimolare nuovi progetti e suggestioni per il futuro. La politica è chiamata a prendere atto di un lavoro complesso e stratificato nel tempo, a perseguire, con risposte di sintesi e con una maggior consapevolezza delle enormi potenzialità della nostra città, delle risorse civiche e professionali presenti, le trasformazioni che disegneranno la Genova del 2050.

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