Genova. “Una deriva autoritaria, uscirne e’ stato come uscire da una setta, da un incubo”. Francesco Battistini, consigliere regionale ligure uscito poco piu’ di due settimane dal Movimento e a ridosso del ‘caso’ Marika Cassimatis, non usa mezzi termini nel descrivere l’universo pentastellato. Lo fa alla Costituente di Alternativa Libera, diretta da Massimo Artini e che, a Roma, ha riunito gran parte degli ex grillini: dai pizzarottiani di Parma ai liguri, dai fuoriusciti emiliani ai parlamentari come Maria Mussini.
“Dire che Cassimatis e’ una dissidente e’ falso, lei si e’ sempre impegnata nel Movimento e in tutte le sue iniziative. E la votazione fatta a tutti gli iscritti e’ stato un colpo di mano e allargare a tutta Italia una votazione locale viola lo Statuto”, attacca Battistini che confessa: “per andarsene un po’ di coraggio ci vuole, io ho ricevuto minacce di morte, offese.
Ma dalla convention di Palermo tutto ci ha fatto capire che il M5S va verso una deriva autoritaria, con cerchi magici in ogni Regione.
Intanto la candidata sindaco uscita dalle Comunarie e poi sconfessata da Grillo è entrata in silenzio stampa: “Da oggi annullo tutte le interviste che mi sono state richieste e mi dichiaro in silenzio stampa poiché risponderò a tutti nella conferenza pubblica che terrò a Genova e di cui a breve renderò noto luogo e data”. Non è esclusa un’azione legale contro la decisione dello staffa che avrebbe “diffamato” la candidata sindaco e i candidato consiglieri comunali collegati alla sua lista.