Genova. Potrebbe essere uno degli angoli più incantevoli della città. Invece, a causa di un cantiere che si trascina da quasi 20 anni, lungomare Lombardo versa in condizioni tutt’altro che ottimali.
I consiglieri di opposizione Stefano Balleari (Fratelli D’Italia) e Vittoria Musso (Lista Musso) hanno presentato, entrambi, un’interrogazione in consiglio comunale sottolineando le condizioni di degrado dell’area nei pressi della abbazia di San Giuliano. Se i lavori sul lato Corso Italia si sono recentemente chiusi, quelli lato mare non sono di fatto mai partiti. Oggi il cantiere è un ammasso di lamiere e materiale da costruzione abbandonato.
“Addirittura – spiegano – alcuni cittadini e operatori, titolari di piccoli ristoranti e stabilimenti balneari, si sono offerti di sistemare la zona a loro spese, ma hanno ricevuto un diniego da parte dell’amministrazione comunale”.
L’assessore all’Ambiente Italo Porcile ha risposto all’interrogazione spiegando che il Comune non ha facoltà di intervenire visto che l’abbazia, e quindi i lavori a essa collegati, sono di proprietà del Demanio ma dati in custodia alla Sovrintendenza dei Beni Culturali. “Abbiamo un fitto carteggio – dice Porcile – ma non siamo mai giunti a una soluzione”. Qualche settimana fa sembrava che la struttura fosse prossima a essere inaugurata, rinnovata, ma la notizia era stata smentita dalla stessa Sovrintendenza.
Il cantiere abbandonato, nel frattempo, è parzialmente crollato sulla strada pubblica, cosa che potrebbe imporre un intervento di Tursi “in danno”.
“Altra questione – aggiunge Porcile – e il coinvolgimento di cittadini, associazioni e commercianti nella riprogettazione del litorale. Nelle prossime settimane porteremo in discussione in aula rossa il Proud, il piano su cui si baserà la gestione della costa cittadina. Ci sono novità importanti anche per quanto riguarda la spiaggia libera di San Giuliano e le zone limitrofe”.