Genova. L’appuntamento è per domani sera, martedì 14 marzo, alle 21. Tutti con gli occhi puntati verso il faro di Genova, magari da spianata Castelletto o dal Porto Antico, oppure, in mancanza di visuale, agli schermi dei propri pc e dei propri smartphone.
Sì, perché l’evento di musica e luci che aprirà il nuovo corso della Lanterna – illuminata e colorata a led con uno sfondo musicale offerto dall’orchestra del Carlo Felice – sarà trasmesso in streaming sui canali social di Comune di Genova, teatro Carlo Felice, Lanterna di Genova e di Slam, partner-capofila del progetto insieme a Energy Service, RC Energia e Autogas Nord. Non solo: tutto l’evento sarà proiettato su un maxi schermo allestito da Palazzo Ducale in piazza Matteotti.
Il sistema di illuminazione della Lanterna non funzionerà soltanto domani, una tantum, ma sarà poi adottato in futuro in occasione delle Giornate Unesco e delle Nazioni Unite.

“Tutto a poco più di 690 anni dall’installazione del “lanternino” ad olio dal quale il faro prese il nome – spiega Andrea De Caro, dei Giovani Urbanisti-Fondazione Labò, l’associazione che ha preso in mano le sorto della Lanterna – e in vista degli 890 anni dalla costruzione della struttura, che ricorre nel 2018. Con questo progetto la Lanterna torna a essere palinsesto della città”.
“La Lanterna è un simbolo di Genova – sottolinea l’assessore alla Cultura e al turismo del Comune, Carla Sibilla – e in questo modo diventa simbolo di quella Genova turistica e innovativa, contemporanea, che sempre più potrà attrarre l’attenzione di chi arriva da fuori”.
Lo spettacolo inaugurale. Il programma. Le danze di luci e colori sulle quattro pareti superiori della Lanterna saranno condotte dai brani registrati dall’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova. In onore di Lele Luzzati, della cui scomparsa quest’anno ricorre il decennale, si apriranno con “Cantiam facciam brindisi”, aria de L’elisir d’amore, peraltro in scena al Teatro Carlo Felice dal 19 al 28 marzo 2017, nello storico allestimento con regia di Filippo Crivelli e scene dell’artista genovese. Il secondo brano, “Nessun dorma”, è invece tratto da Turandot di Puccini, con regia del regista genovese Giuliano Montaldo, ultima opera in scena in questa stagione al Teatro Carlo Felice e qui proposta in una bellissima edizione del 2012 che vedeva, come interprete della principessa di gelo, l’amata Daniela Dessì. L’ultimo brano a chiusura dell’evento sarà la versione in lingua inglese di “Ma Se Ghe Penso”, della giovane artista italo-americana Francess, eseguito dall’orchestra del teatro.
Tra tante luci anche qualche ombra. “Dal 2014 a oggi non è ancora stato possibile risolvere il problema dell’interruzione della passeggiata che dal centro storico porta alla Lanterna”. A denunciarlo è Luigi Lagomarsino, presidente della Fondazione Labò-Giovani Urbanisti. “Nonostante i cantieri del nodo di San Benigno e nonostante la mancanza strutturale di risorse economiche – continua – i nostri volontari sono riusciti a far crescere il numero dei visitatori alla Lanterna dagli 8000 del 2015 ai 19000 del 2016, un risultato incredibile che arriva grazie a una forte vitalità, però vorremmo che Autostrade e Autorità Portuale risolvessero i loro problemi una volta per tutte e trovassero il modo di far riaprire il percorso che porta al parco urbano della Lanterna”. Oggi la fondazione Labò ha avuto la concessione di rimuovere le recinzioni, prendendosene però la responsabilità.
Tutto social. I genovesi e i turisti che assisteranno, da vicino o da lontano, in streaming o dal vivo, allo spettacolo di domani sera, sono invitati a postare foto e video sui social network (Facebook, Twitter, Instagram) utilizzando gli hashtag #genovamorethanthis e #trovalalanterna.