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Imprese: cresce il consumo di energia, ma le rinnovabili restano al palo

Energia pulita: siamo fermi all'8%

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Foto d'archivio

In Liguria aumenta il consumo di energia elettrica delle imprese. Lo dimostra una recente analisi dell’Ufficio studi Confartigianato sulla base degli ultimi dati Terna disponibili, secondo i quali tra 2015 e 2014 la variazione è stata del +2,1%. Un valore maggiore rispetto alla media nazionale (+1,6%), in linea con quella delle altre regioni del Nord (+2,2%). A fronte di ciò, nel nostro territorio la produzione di energia green non decolla: sempre in base agli ultimi dati Terna, la Liguria è fanalino di coda in Italia con appena l’8% di produzione rinnovabile rispetto al totale. In regioni come Umbria, Marche e Basilicata questa quota sale al 61%, 73% e addirittura al 90%.

“Da una parte riscontriamo segnali positivi con l’aumento dei consumi di energia– commenta Annina Alfano, presidente energia di Confartigianato Liguria – ma dall’altra siamo ancora indietro sulle energie rinnovabili. Il gap negativo oggi esistente con le altre imprese europee può essere superato solo con una politica energetica nazionale che punti sulle rinnovabili e non sui fossili. Dobbiamo investire sull’efficientamento energetico del patrimonio pubblico e incentivare il tessuto delle micro e piccole imprese per migliorarne la competitività, anche tenuto conto della conformazione geografica della nostra regione non adatta alla realizzazione di grandi impianti”.

Tornando ai consumi elettrici, la crescita maggiore riguarda il settore industriale ligure (+3,2%), mentre nel terziario la variazione è stata positiva dell’1,6%. Complessivamente, nel 2015 in Liguria sono stati consumati 4.067,5 GWh: 2.617,8 nel terziario e 1.449,7 nell’industria. In Italia il consumo globale è pari a 220.196,6 gigawattora.

Scendendo nei particolari provinciali, l’aumento più marcato dei consumi di energia elettrica nel savonese (+2,8%, forte crescita nel terziario, +4,6%, meno nell’industria, +0,5%). In provincia di Savona i gigawattora consumati sono complessivamente 956,6 (con una certa preponderanza dei consumi nel terziario rispetto a quelli del settore industriale, 540 contro 416). Genova registra il consumo elettrico più elevato della regione (2.083,1 GWh), la cui crescita è stata del 2,2%: più marcata nell’industria (+5%, 752 GWh), lieve nel terziario (+0,7%, 1.331,1 GWh).

Anche in provincia di Imperia i consumi di elettricità sono aumentati, +1,8%, crescita complessiva derivante dal +2% registrato nel terziario e dal +0,9% dell’industria. In totale sono i GWh consumati sono pari a 476,1: 361,8 consumati dalle imprese imperiesi del terziario, 114,3 dall’industria. Infine, La Spezia: qui l’aumento dei consumi elettrici è il meno marcato della regione (+1,1%) e vede un marcato segno più per l’industria (+4%, 166,9 GWh consumati), a fronte di un sostanziale equilibrio del terziario (-0,1%, 384,9 GWh consumati). Nel complesso, l’elettricità consumata è stata pari a 551,8 gigawattora.

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