Genova. Sono state le impronte digitali a permettere l’identificazione del corpo in avanzato stato di decomposizione ritrovato ieri pomeriggio in mare, zona Foce, dalla capitaneria di porto.
I carabinieri hanno stabilito che si tratta di un giovane nigeriano molto malato, di cui era stata denunciata la scomparsa il 6 marzo scorso dai responsabili di una struttura di accoglienza del levante di Genova.
Le circostanze fanno propendere per un gesto volontario, più che per una disgrazia: l’ipotesi è che possa essersi tolto la vita gettandosi in acqua volontariamente.
Il giovane era molto depresso per le gravi patologie da cui era affetto da tempo ed era uscito dal centro non portandosi appresso né documenti né telefonino.