Liguria. C’era anche Fiore, il Border Collie di poco più di un anno che si sta addestrando nella ricerca a persone, alla conferenza stampa per la presentazione del rinnovo della convenzione tra Regione Liguria e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
Un kit di attrezzature tecniche per intervenire con i soccorsi nelle maxi emergenze come terremoti, valanghe o alluvioni è il contributo per gli “eroi”, intervenuti sia nelle zone terremotate del centro Italia sia a Rigopiano, nei giorni immediatamente successivi alla valanga del 18 gennaio scorso per soccorrere le persone rimaste intrappolate nell’albergo. In quell’emergenza, dalla Liguria partì una squadra di quattro operatori – Tommaso Basilici, Luca Piaggi, Lorenzo Ratti, Andrea Segir – che rimase sul posto per due giorni.
“A questi ragazzi va tutta la nostra riconoscenza – ha spiegato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – per l’impegno, l’altissima professionalità e la dedizione dimostrati non solo in quei giorni, in cui tutta l’Italia è rimasta col fiato sospeso, ma anche quotidianamente in ogni situazione di emergenza che si verifica sul nostro territorio”.
Il contributo, una tantum, si inserisce nel rinnovo della convenzione tra la Regione Liguria e il Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) del Cai-Club Alpino Italiano, con uno stanziamento complessivo di 135 mila euro, di cui 15 mila euro destinati all’acquisto delle attrezzature. Il kit – tende, brande, sedie, telo pavimento, rimorchio, attrezzi, generatore, smeriglio batteria, torri faro, tavola spinale per estricazione, ponte radio – sarà utilizzato nelle maxi emergenze e consentirà di operare in piena autonomia per 48 ore.
“Il nostro ringraziamento va all’attività meritoria di soccorso che questi operatori svolgono ogni giorno – ha concluso la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale – per salvare vite umane non solo sulle nostre montagne ma, da quest’anno, anche in mare, in base alla nuova convenzione che abbiamo stipulato e che coinvolge anche le Capitanerie di Porto”.