Chiavari. Probabilmente la migliore Entella della stagione annichilisce un Bari irriconoscibile, che pure era arrivato a Chiavari dopo aver conquistato 13 punti nelle ultime 5 partite, dopo i significativi ritocchi fatti nella sessione di gennaio del mercato che ha portato in Puglia fior di giocatori.
La squadra di mister Colantuono era sicuramente la più in forma del momento e richiedeva per questo una preparazione della partita il più meticolosa possibile. Il tutto in una settimana non facile per via del turno infrasettimanale che ha costretto tutte le squadre agli straordinari e ai turnover, con i galletti leggermente avvantaggiati per aver giocato in anticipo di un giorno rispetto all’Entella. Breda, i suoi collaboratori ed i suoi ragazzi l’hanno evidentemente preparata al meglio, perché l’Entella vista sabato, soprattutto quella del primo tempo, è stata uno spettacolo per gli occhi.
Peccato ancora una volta che una partita di questo tenore, anche per via del maltempo, non abbia avuto una degna cornice di pubblico ma mai come questa volta gli assenti hanno avuto torto ed hanno perso o magari soltanto visto in televisione uno spettacolo di partita.
Colantuono contro il Brescia aveva risparmiato qualcuno dei suoi pezzi pregiati sapendo, come poi dichiarato in settimana, che a Chiavari non sarebbe stata una partita facile. Breda dal canto suo, rispetto a Vicenza, cambiava ancora con un turno di riposo per Pellizzer e la meritata conferma di Benedetti, un giocatore esemplare per la sua professionalità, il ritorno dall’inizio di Belli a far coppia di terzini con Baraye. In avanti veniva riproposto Ammari, dietro a Caputo e Catellani.
Ha piovuto molto su Chiavari nelle ore precedenti la partita e buon per tutti che ha smesso in tempo, perché il tanto vituperato “Comunale” scaricasse parecchia dell’acqua ricevuta e permettesse alle due squadre di disputare una partita “regolare”.
L’inizio dell’Entella è “a tavoletta”. Subito si intuisce che la fisicità della coppia centrale Moras-Suagher avrebbe faticato contro gli sguscianti Caputo e Catellani e, al di là del fatto che non ha segnato, la partita di “Ciccio” è da ascrivere alla voce strepitosa per l’intensità messa per tutti i 95 minuti per la generosità al servizio della squadra e non delle soddisfazioni o vendette personali. Stessa cosa vale per Catellani e Ammari, sempre pericolosi ogni volta che entrano in possesso di palla.
Il primo pericolo lo porta Troiano di testa e scheggia la traversa. La seconda occasione è per Ammari sugli sviluppi di un angolo, quando calcia verso Micai che respinge. Quindi sale in cattedra Caputo che ad ogni azione crea un pericolo. Prima ruba palla a Sabelli e mette al centro dove Palermo in scivolata non impatta il pallone. Poco dopo ancora Ciccio va via sulla destra centra per Ammari che al momento della conclusione viene murato. Sempre Caputo lancia Catellani che centra un buon pallone, con la difesa ospite a liberare in affanno. Al 25° Ceccarelli lancia profondo per Caputo che è davanti a Micai ma non riesce ad agganciare il pallone.
Tanta supremazia viene premiata al 27°: Moscati lancia Catellani sulla destra, il quale sterza e centra per Caputo che con un tocco delizioso di tacco fa proseguire palla per Ammari che dal dischetto del rigore non sbaglia e batte Micai. Un gol in comproprietà con lo splendido assist di un “Ciccio” Caputo scatenato.
Del Bari nessuna traccia e Iacobucci resta praticamente inoperoso. Ancora la coppia Catellani-Caputo confeziona un’altra occasione da rete: cross da sinistra dell’ex spezzino, il numero 9 elude Suagher e gira a rete trovando però la risposta di Micai. Prima della fine del tempo Catellani ci prova su punizione ma ancora Micai in volo plastico nega il gol.
Nella ripresa il Bari esce con altro piglio ma senza creare problemi seri a Iacobucci, anche perché l’Entella copre bene ogni zona del campo neutralizzando qualsiasi tentativo di offendere dei pugliesi. Inizia il valzer dei cambi: comincia il Bari con Raicevic al posto di Macek nel tentativo di rafforzare l’attacco, quindi Furlan per Parigini. Breda risponde con Sini per Palermo come sempre generosissimo, Diaw per Catellani nel tentativo di reggere meglio la palla nella metà campo barese e Tremolada per Ammari anch’egli impegnatosi allo stremo.
Il Bari si fa vedere con due punizioni battute da Galano sulle quali svettano prima Suagher e poi Floro Flores, ma in entrambi i casi appoggiando la palla nelle mani di Iacobucci. Poco dopo l’Entella la chiude: Iacobucci rinvia, la palla schizza in area dove Caputo e Diaw si incrociano eludendo Moras, Diaw conquista il rimbalzo e sull’uscita di Micai lo fredda con un tocco preciso di esterno destro.
E’ l’apoteosi per i tifosi biancocelesti che gustano una vittoria pesantissima al termine di una prestazione praticamente perfetta in ogni interprete. Iacobucci ha mostrato la solita sicurezza tra i pali condita da molte uscite sicure e risolutrici, la coppia di terzini Belli e Baraye diligenti in difesa audaci negli sganciamenti nonostante avessero dirimpettai di assoluto livello e pericolosità, Ceccarelli e Benedetti hanno lasciato poche briciole a Floro Flores e a chiunque entrasse nei sedici metri chiavaresi, il consueto grande lavoro del geometra Troiano del motorino Palermo e di Moscati prezioso tanto in costruzione quanto in ripiegamento, la freschezza di Ammari quasi più terza punta che trequartista a supportare gli indiavolati Caputo e Catellani, imprendibili, sguscianti, determinati e mai domi. Stesso discorso per chi è entrato a partita in corso con Sini sempre prezioso, Diaw, secondo gol per lui che viene dalla Serie D ed è cresciuto esponenzialmente durante l’anno, per finire con Tremolada che sa essere incisivo sia quando entra dalla panchina che quando parte da titolare.
Insomma, una prestazione da grande gruppo, da gruppo in salute fisica grazie al lavoro di tutti i giorni che mister Breda e il suo staff svolgono con grandissima professionalità. Una prestazione da fare riaddrizzare quei nasi che troppo presto si storcono alle prime difficoltà, che riapre prospettive di playoff anche fra chi dopo lo stop con la Spal suggeriva di guardarsi alle spalle.
Questa squadra, questo gruppo proprio dopo una partita, quella sì andata storta, ha saputo rialzarsi come sempre ha saputo fare in questi ultimi anni e conquistare 7 punti in una settimana difficile contro avversari importanti. Nonostante tutto è lo stesso Breda a far da pompiere mirando più alla continua crescita dei suoi che alla classifica, un modo come un altro per mantenere i piedi ben saldi e la giusta umiltà necessaria per continuare a lavorare bene per il presente e per il futuro, fatto di giovani importanti, di una Primavera ancora vincente che non smette di porre all’attenzione generale i suoi giocatori.
Il tabellino:
Virtus Entella – Bari 2-0 (p.t. 1-0)
Virtus Entella (4-3-1-2): Iacobucci; Belli, Ceccarelli, Pellizzer, Baraye; Troiano, Moscati, Palermo (s.t. 21° Sini); Ammari (s.t. 33° Tremolada); Catellani (s.t. 23° Diaw), Caputo. A disposizione: Paroni, Filippini, Pecorini, Pellizzer, Mota Carvalho, Ardizzone. All. Breda.
Bari (4-3-3): Micai; Sabelli, Moras, Suagher, Cassani; Salzano, Basha, Macek (s.t. 6° Raicevic); Galano, Floro Flores (s.t. 38° Maniero), Parigini (s.t. 17° Furlan). A disposizione: Gori, Daprelà, Romizi, Greco, Fedele, Capradossi. All. Colantuono.
Arbitro: Chiffi (Padova). Assistenti: Chiocchi (Foligno) e Galetto (Rovigo). Quarto uomo: De Angeli (Abbiategrasso).
Reti: p.t. 36° Baraye (E); s.t. 36° Diaw (E)
Ammonizioni: p.t. 31° Parigini (B), 33° Moscati (E), 40° Moras (B), s.t. 18° Sabelli (B).
Recupero: 0′, 5′.