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Effetto Genova lancia la sfida: “Una grande lista civica per un progetto nuovo di città”

L'appuntamento è per lunedì all'ora di pranzo. Intanto domani alle 17 gli stati generali del centro sinistra convocati da Arci e Anpi

paolo putti

Genova. Qualcosa si muove a sinistra del Pd e potrebbe alla fine lasciare i dem alle prese con primarie e liti interne tra i candidati. Lunedì Paolo Putti e gli altri consiglieri ex M5S incontreranno Rete a sinistra e Possibile o meglio: “Lunedì c’è un incontro con un po di persone che si sono dette interessate a questo percorso – spiega Paolo Putti – alcuni hanno percorsi politici fra ex del movimento, Rete a sinistra, Possibile, Sinistra italiana. Ma non non conta la rappresentanza. Quello che conta è cercare di definire se si vuole andare fino in fondo”.

Ma Putti nel caso sarà il candidato sindaco? “Non credo di averne le competenze” dice lui e non lo fa per schernirsi. Certo è che il tempo passa e alla fine potrebbe essere costretto dagli eventi. Lui non dice nulla sul punto, ma ad una “grande lista civica, senza marchi di partiti” ci crede. “L’obiettivo è trovare persone che dicono che questa città ha bisogno di un progetto nuovo, può darsi che la città non sia pronta e che la nostra sia l’ennesima battaglia alla Don Chisciotte, ma questa volta abbiamo deciso di lanciare la sfida fino in fondo”.

Il percorso, ancora abbozzato, si intreccia con il tentativo estremo di tenere unito il centro sinistra tradizionalmente concepito e che vedrà quello che potrebbe essere il suo ultimo atto domani pomeiriggio. Li hanno chiamati gli stati generali del centro-sinistra anche se tutto è nato da uno stretto giro di telefonate fatte dal presidente dell’Arci Walter Massa e da quello dell’Anpi Massimo Bisca.

La risposta è stata però piuttosto tiepida: Possibile, che domani alle 14 ha convocato la plenaria del partito, non è nemmeno detto che alla riunione partecipi. “Lo decideremo nel corso della nostra plenaria dove parleremo del programma per le amministrative” taglia corto Gianpaolo Malatesta.

Rete a sinistra invece ci andrà, ma i dubbi restano: “La prima domanda che dovrebbe essere fatta domani – spiega Stefano Gaggero del direttivo di Rete a sinistra – non è se vogliamo ancora fare il centro sinistra ma se lo vogliamo ricostruire. E poi partire dai programmi e non certo dal sondaggio del Pd”.

Alla riunione parteciperanno i fuoriusciti del Pd di Articolo 1 e la comunità di San Benedetto, ma al momento è difficile prevedere che l’incontro di domani possa segnare una svolta nel marasma pre-elettorale. E non si può non sottolineare come una riunione così importante convocata alle 17 di sabato quando a distanza di tre ore si gioca il derby non sembra destinata a definire un granché.

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