Genova. Ancora quattro e cinque giorni per definire la lista civica che aspira ad diventare il quarto polo genovese. Paolo Putti che coordina la nascita della lista (che, fra l’altro, non ha ancora un nome: quello di ‘Effetto Genova” è sul tavolo ma al momento è solo una proposta), sta lavorando assiduamente e incontrando tutti, dagli esponenti della società civile a quelli della sinistra più tradizionale da Sinistra Italiana a pezzi di Rete a sinistra a Genova in Comune, Possibile fino ai fuoriusciti del M5S.
Ieri sera si è tenuto un incontro molto affollato con quasi tutto lo storico Meetup genovese. Gli incontri proseguiranno domani e dopodomani e nei giorni successivi per arrivare a chiudere entro martedì: servono persone che lavorino sul territorio e si lavora sulle candidature, dai presidenti per i nove municipi agli assessori di Tursi.
Sul candidato sindaco Putti nicchia, con sincerità, continuando a “sentirsi non abbastanza competente”, ma sono in molti, praticamente tutti a chiedergli di essere lui il candidato sindaco.
E alla fine è sempre più probabile che sarà costretto a cedere. “Non voglio fare il movimento che avrebbe dovuto essere” ripete lui agli ex M5S né il “mutuo soccorso della sinistra” spiega agli esuli della coalizione, “ma una lista civica che abbia idee nuove e realizzabili per la città”. E su queste basi, pur tra i malumori di chi vorrebbe il simbolo i riconoscimenti tipici dei partiti tradizionalil la lista civica sta facendo passi avanti.