Genova. Coloro i quali, nei mesi scorsi, hanno scritto all’assessorato alla Salute della Liguria, chiedendo informazioni sui vaccini riceveranno nei prossimi giorni una risposta dalla vicepresidente Sonia Viale. L’ultima mossa per risollevare la popolarità di un mezzo che, ricordiamo, nei decenni scorsi ha permesso di vincere terribili malattie, passa insomma da una lettera.
Corredata di tutti i dati scientifici, servirà a smontare le vere e proprie bufale che aleggiano in rete o solamente a rispondere a dubbi e rassicurare i cittadini. “Le vaccinazioni – spiega l’assessore – rappresentano il mezzo da sempre più efficace per prevenire infezioni gravi, come il vaiolo o la polmonite, il tetano o la difterite, che in passato hanno provocato epidemie con milioni di morti e che ancora oggi possono essere causa di malattie infettive per le quali non esiste una terapia altrettanto efficace”.
Inoltre non esiste alcun fondamento in teorie che vedono “la correlazione tra autismo e vaccinazione per morbillo, tra sclerosi multipla e vaccinazioni oppure, ancora, la pericolosa presenza di sali di mercurio in alcuni vaccini dell’infanzia”. Nel primo caso, addirittura, “l’articolo in questione è stato sconfessato persino dall’autore, poi radiato dall’Ordine dei medici”.
E mentre la copertura della popolazione cala vistosamente, Viale si sofferma sulle iniziative che prevedono l’effettuazione di tutte le vaccinazioni per consentire l’ingresso a scuola: “ogni proposta sarà valutata e discussa attentamente ma ritengo che prima di precludere l’accesso alle comunità infantili sia auspicabile una normativa nazionale che, maturata di concerto con le regioni e con esse pienamente condivisa, equipari le vaccinazioni oggi obbligatorie per legge a quelle raccomandate. Solo in seguito potranno essere valutate eventuali proposte di modifiche dell’applicazione dell’obbligo vaccinale. Fino ad allora – conclude – è necessario proseguire a porre in atto tutte le strategie comunicative necessarie per fugare i dubbi dei genitori, da un lato ascoltandoli e manifestando comprensione per le loro paure e, dall’altro, illustrando con chiarezza i danni causati dalle malattie contro cui esistono i vaccini”.