Genova. Non ci sono stati grandi spostamenti di voti dopo la riunione di maggioranza di questa sera a Tursi. La delibera Amiu-Iren resta un documento ad alta tensione. E così viste le assenze previste per domani (quella di Enrico Musso ma anche quelle di Alberto Pandolfo e Paolo Veardo del Pd), saranno tentate tutte le strade per far slittare il voto a venerdì, compreso il tentativo di far mancare il numero legale.
Questa sera il sindaco Marco Doria pare fosse fuori di sé per la notizia dell’apertura dell’indagine in procura sull’aggregazione Amiu-Iren. Il sindaco ha tentato poi di accontentare alcuni riottosi accogliendo in parte le richieste di Rete a sinistra che chiedeva l’inserimento in delibera delle linee guida del contratto di servizio, dall’altra tentando di venire incontro alle richieste della lista Musso. I dettagli degli emendamenti saranno forniti però solo domani dopo la discussione in aula.
Sui voti gli spostamenti non sarebbero clamorosi: secondo indiscrezioni Marianna Pederzolli (Ras) e Giampaolo Malatesta (Possibile) sarebbero orientati verso l’astensione, probabile il sì di Lucio Padovani (SI) mentre è certo il no di Clizia Nicolella (Lista Doria). Tra le fila di Percorso Comune, Paolo Gozzi voterà no, Caratozzolo sì mentre Gianni Vassallo sarebbe al momento deciso ad astenersi. Anche la lista Musso non è compatta: Pietro Salemi che sta passando alle fila del centro sinistra (si candiderà nella lista di Crivello) voterà sì mentre Enrico Musso e la sorella Vittoria tendono al no, e potrebbero al massimo astenersi.
A meno di sorprese quindi (domani potrebbe essere assente anche Stefano Anzalone, che aveva votato sì), soprattutto nel campo degli ex Udc, la conta cantinua a essere sfavorevole alla maggioranza. Ma il voto slittato a venerdì favorisce ancora le trattative che andranno avanti fino all’ultimo minuto.