Genova. Innalzamento dell’età di ricovero al Gaslini, dagli attuali 14 anni ai 18? C’è chi dice No. Il niet arriva dal sindacato di base Usb: “A oggi, con questa organizzazione, poniamo la nostra contrarietà a una proposta che non può essere affrontata unicamente in chiave tecnico- normativa e con questa superficialità”, spiega il sindacato in una nota.
La questione è “ben più complessa, e la mancanza di formazione specifica inerente alla fase adolescenziale, l’attuale carenza di almeno 40 infermiere pediatriche e 20 Oss nei reparti completano il quadro”.
“Questa giunta – spiega Luca Nanfria Coordinatore Aziendale Usb Gaslini – non è riuscita ad organizzare qualche posto letto per adolescenti psichiatrici in fase di acuzie, ha risposto con il silenzio alle nostre denunce di carenza di personale, di professionisti obbligati a svolgere corsi obbligatori nei loro giorni di riposo, all’eliminazione di diritti per i lavoratori interinali malgrado la legge dica il contrario, alle carenze strutturali e di sicurezza, ai criteri per le terapie subintensive mostrando totale disinteresse nei confronti dei lavoratori ed arroganza con i sindacati.
Nonostante ciò il Gaslini continua a fornire assistenza d’eccellenza e proprio grazie agli stessi lavoratori. Ma – continua Nanfria – Per poter effettuare un cambiamento simile c’è bisogno di grossi investimenti a livello strutturale, formativo e di assunzioni. E’ impensabile che nello stesso pronto soccorso così organizzato accedano adolescenti con problemi di alcool/sostanze (purtroppo il problema è diventato devastante). L’incremento di pazienti politraumatizzati, la mancanza di un posto di polizia H24 sono “solo” altri esempi”.