Genova. Il Centro Studi di Unioncamere italiana ha recentemente pubblicato i dati Movimprese per l’anno 2016. A partire dal 2005 le Camere di Commercio possono procedere ad eliminare dai Registri le imprese di aziende non più operative. Per tenere conto di tali attività amministrative, il flusso delle cancellazioni viene pertanto considerato, ai fini di Movimprese, al netto di quelle d’ufficio.
Nel 2016 le Camere di Commercio liguri hanno ricevuto 9.220 domande di iscrizione d’impresa (250 in meno rispetto al 2015) a fronte di 9.946 richieste di cancellazione (310 in più), che hanno determinato un saldo negativo pari a 726 imprese.
Lo stock delle imprese si è ridimensionato dello 0,4%, attestandosi a fine dicembre a 162.723 unità, di cui 44.577 artigiane (-0,9%). Dall’analisi dei settori economici si registrano saldi negativi in tutti i comparti, ad eccezione del “Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese”; si segnalano in particolare il commercio (-1.055 unità), le costruzioni (-459), i servizi turistici (-436) e le attività manifatturiere (- 307).
A livello provinciale Genova e Savona “perdono” rispettivamente 599 e 231 imprese, mentre Imperia e La Spezia ne “guadagnano” 51 e 53.
Nel capoluogo ligure si registrano segnali negativi in tutti i settori: principalmente nel commercio (-640 imprese), nelle costruzioni (-247) e nei servizi turistici (-242). In provincia di Imperia il settore commerciale registra il saldo negativo più alto (-115 imprese), seguito dal turismo (-56) e dalle costruzioni (-30). Anche nell’estremo levante ligure “soffre” il comparto commerciale (-138 imprese), quello edile (-56) e le attività manifatturiere (-50). Infine la provincia di Savona perde 162 attività commerciali, 126 nelle costruzioni e 92 nei servizi di alloggio e ristorazione.
Le imprese artigiane, il cui tasso di crescita si attesta a -0,9%, registrano un saldo negativo pari a 423 unità, nonostante la contrazione delle iscrizioni (-4,8% rispetto al 2015) risulti minore rispetto a quella delle cancellazioni (-6,1%).
Nel 2016 le aperture di procedure fallimentari in Liguria risultano essere 246, il 14,3% in meno rispetto al 2015: più di una su quattro ha riguardato imprese commerciali (-9,1%) e delle costruzioni (+1,6%). La maggior parte di queste procedure, quasi l’80%, ha riguardato società di capitale. A livello provinciale Genova registra una diminuzione del 7% con 146 procedure fallimentari aperte, di cui 44 nel commercio; La Spezia ne conta 32 (-42,9%), Imperia 17 (-10,5%) e Savona 51 (-7,3%). Dimezzate le domande di concordato preventivo, che da 52 scendono a 25: il capoluogo ligure ne registra 12, La Spezia 6, Savona 4 e Imperia 3.