Genova. Non so se un giornalista pubblicherà mai questa mia lettera aperta a tutti, ma dopo le precedenti lettere di palese protesta ed insoddisfazione, ho sentito il dovere di riscriverne un’altra di palese soddisfazione.
Tutto è nato con Aggio, una delle tante diramazioni collinari della nostra frastagliata città. Avevamo solo poche corse di ATP e con gli anni si erano inesorabilmente ridotte sino a costringere gli abitanti ad utilizzare per ogni spostamento auto, moto e passaggi dei vicini. Non era più possibile tollerare questa condizione da cittadino del Comune di Genova.
E’ così che tutti gli abitanti si sono mobilitati, con incontri per raccogliere firme, opinioni, proposte, soluzioni, sono usciti dall’anonimato per chiedere con decisione e consapevole diritto quello che loro spettava.
Si è creato un “comitato” di cittadini che avrebbe rappresentato nelle riunioni decisionali tutti gli abitanti, si sono scritti articoli, si è mobilitata la stampa ed i politici.
Con questa lettera ora voglio ringraziare non un “partito”, non è il mio intento, ma le persone. Sono queste che, anche se mosse da intenti politici, hanno impegnato tempo e capacità per accompagnare dei cittadini in questo percorso così tecnico fatto spesso di incomprensibile burocrazia.
Dal primo incontro e dai primi contatti con Paolo Aimè, Claudio Villa, Antonio Baghino, alle riunioni nei vari centri amministrativi di Genova con le dirigenze di competenza all’ultimo incontro con il responso tanto atteso, mi sono resa conto che la partecipazione attiva di ogni cittadino e la sensibilità di ogni persona sono i valori che contano.
Abbiamo ottenuto un autobus AMT, circolare, per alcuni forse una piccola ed insignificante dovuta conquista, ma mi resta una esperienza di splendido “senso civico”.
Sono molte le persone che hanno contribuito con l’Assessore Dagnino al raggiungimento di questo obiettivo e le voglio ringraziare tutte! I nomi che ho fatto sono quelli delle persone con cui ho, come cittadino, avuto più a che fare. grazie a tutti per l’impegno.
E ora? Ci incontreremo sul bus I27.
Paola Zagarella