Street art e polemiche

Sampierdarena, a rischio il murales. Petizione al Municipio: “Salvatelo”

Le associazioni: "il murales è un arricchimento per Sampierdarena e non il problema”

Genova. Un’opera di miglioramento urbano, il coinvolgimento delle istituzioni locali, la mano di due artisti di fama, Mrfijodor e SeaCreative, all’interno di Walk the Line, un più ampio progetto che ha come protagonista la città, e il murales di via Daste, nel quartiere genovese di Sampierdarena, prende vita.

Poteva finire così, come l’avevamo raccontata a dicembre, con gli studenti a lezione di street art e il lancio di nuove idee. E invece, il murales, che fin dall’inizio non è piaciuto a tutti, è a rischio. A cancellarlo potrebbe arrivare una nuova mano di vernice. Dietro un “cavillo” della burocrazia, i giochi della politica nel parlamentino del Centro Ovest, e il muro che è privato e ha dei vincoli.

Colpa del bozzetto non presentato in consiglio che, a suo tempo, aveva fatto insorgere la minoranza e che aveva spinto la giunta a modificare il regolamento vigente e di una serie di permessi da richiedere, anche alla Sovrintendenza. Ma le associazioni che per l’opera si sono spese fin dall’inizio non ci stanno. Nasce così la petizione online e l’appello al presidente del Municipio Centro Ovest: “Salva il murales dei marinai”.

“Le associazioni che hanno lavorato per mesi affinché il murales potesse essere realizzato da due artisti di fama nazionale, si sono profuse affinché tutte le procedure e i permessi per realizzarlo fossero in regola – spiegano – Adesso sembra che il permesso concesso dal Municipio II Centro Ovest sia invece in forse, vittima di un ennesimo cavillo burocratico, quindi il Murales deve essere cancellato”.

Un’ipotesi, quella della cancellazione, rilanciata al mittente: il murales è “un arricchimento per Sampierdarena e non il problema”, sottolineano le associazioni di Circoliamo Sampierdarena.

Resta un dato di fatto: dove prima c’erano bestemmie e ingiurie ora c’è il marinaio con la sua pipa, che non piace a tutti perché in generale troppo “scuro”, poco “caucasico”, accompagnato da una balena che è troppo poco “ligure” e illuminato da un faro troppo poco simile alla Lanterna. Al di là delle critiche più o meno costruttive, per i più è stata una boccata d’aria (e d’arte) nel degrado per cui spesso il quartiere viene tirato in ballo. E che, come del resto nella sua natura artistica, ha incuriosito, fatto arricciare qualche naso, meravigliato e sì, fatto discutere.

In neanche 24 ore le firme raccolte sono quasi mille. Il Murales deve essere cancellato… o forse no?.

Dal Municipio intanto nessun dietro front: il murales non si rinnega e la street art resta sempre “uno strumento per valorizzare l’arte, anche non tradizionale. Anzi, ci piacerebbe pensare a un festival anche a respiro internazionale – spiega il presidente Franco Marenco – Però basta con le polemiche strumentali, se ci sono problemi per eventuali mancati passaggi, vedremo di fare da mediatori”, conclude il presidente.

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