Il documento

Raduno ultradestre a Genova, gli antagonisti: “Nessun fronte comune con chi non si oppone al partito del capitale”

E sulle strisce pedonali in via XX Settembre la scritta in rosso "Contro il fascismo azione diretta"

Genova. “Niente di nuovo sotto il sole: questi personaggi provano ogni tanto a testare la situazione e provocare per capire l’agibilità che possono permettersi”. Comincia così il lungo volantino degli antagonisti genovesi attaccato questa notte in centro storico e anche sulle colonne del palazzo della Regione Liguria in piazza De Ferrari per commentare il raduno dei movimenti di ultradestra che si riuniranno sabato a Genova ma anche la contro manifestazione preannunciata da partiti e sindacati.

“Anpi, Cgil, il nostro nobile sindaco, tutti indignati per questo evento antidemocratico – prosegue il volantino – alla faccia del passato in cui il loro schieramento non si è mai preoccupato degli accadimenti post liberazione […]”

“A noi questa ennesima provocazione – scrivono ancora gli antifascisti e anticapitalismo genovesi riferendosi al convegno – non stupisce e rafforza la convinzione che opporsi a questi eventi significa non cadere nella trappola del fronte comune con istituzioni, partiti, associazioni e sigle varie, considerandole per quello che sono: un problema per la liberazione dal fascismo moderno, più subdolo di quello del vecchio regime”.

“In tutto questo – è la conclusione del documento – i fili spinati, i Cie, l’imposizione delle grandi opere, le misure repressive cautelari nei confronti di chi quotidianamente si oppone, vanno di pari passo con i paragoni fra le foibe e di campi di concentramento nazisti. L’antifascismo passa solo dall’autorganizzazione degli oppressi contro tutti gli oppressori. Che si faccia questo raduno o no, questa è e sarà sempre la nostra posizione”.

Intanto in via XX Settembre sulle strisce pedonali all’incrocio con via XII ottobre è comparsa una grande scritta in rosso: “Contro il fascismo, azione diretta”.

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