Genova. Si è chiusa con l’impegno, da parte del Prefetto di Genova, di attivarsi nei confronti del governo per un incontro, in sede ministeriale, con azienda e proprietà sia per permettere ai lavoratori di usufruire di un altro anno di cassa integrazione, ma anche con la richiesta, da parte dei sindacati, che le aree siano liberate con una prospettiva industriale togliendo, però, il vincolo aeronautico, l’incontro tra Prefetto di Genova, Sindacati e Rsu sul futuro di Piaggio Aero Industries.
Un incontro chiesto con forza dai sindacati, preoccupati per le difficoltà che sta vivendo l’azienda è che, inizialmente, doveva vedere allo stesso tavolo di confronto i Prefetti di Genova e di Savona. “Siamo preoccupati perché l’azienda non ha più commesse – spiega il segretario Fiom Genova, Bruno Manganaro – e si trova in una difficile situazione debitoria. A questo si aggiunge la scadenza della Cassa Integrazione, per la quale deve trovarsi l’accordo entro un mese”.
Preoccupazione condivisa da tutte le forze sindacali. “A oggi abbiamo ancora 132 persone, tra Genova e Villanova d’Albenga, che sono in cassa integrazione – spiega il segretario di Fim Cisl, Alessandro Vella – e che nel piano che era stato elaborato, e poi congelato, dall’azienda, erano considerati in esubero. Noi rigettiamo con forza qualsiasi piano che possa mettere in discussione l’occupazione”. “Da troppi mesi ormai la Piaggio vive nell’immobilismo conclude Francesco Manzo della segreteria Uilm Genova – In attesa che il governo italiano e quello arabo finalizzino un’intesa che possa portare al rilancio di Piaggio, attraverso un importante ordine di droni per la difesa italiana”.
Intanto il 14 Marzo, in Autorità Portuale, ci sarà l’incontro con il Presidente Signorini, gli assessori allo sviluppo economico di Regione Liguria e Comune e i sindacati sul futuro delle aree genovesi. Si tratta di un passaggio importante anche perché queste aree, una volta ottimizzate, possano dare nuova occupazione.
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