Genova. A San Siro si può vincere, non è vietato per statuto dello stadio… La Sampdoria c’è già riuscita, sia con l’Inter, che col Milan… Una volta, nell’aprile del ’64, addirittura con un manipolo di ragazzi in campo… Morini, Frustalupi, Salvi, Pienti, Bisacco… i primi tre capaci di inanellare carriere importanti… meno fortunati Giovan Battista Pienti (autore del goal vittoria, quel giorno, a San Siro, ma comunque con oltre 300 partite fra Seria A, B e C) e Carlo Bisacco, protagonista per anni in Serie C, fra Piemonte e Lombardia e che, tanto per dare spazio ad ulteriori “amarcord”, rivedo dare spettacolo, su un campo “a sette”, in un Torneo di Ferragosto nella Pineta di Arenzano, nell’estate del 1966.
Anche la prima Coppa messa in bacheca dalla Samp di Paolo Mantovani, passa attraverso una vittoria a Milano, in casa del Milan (gara di andata, risolta da Graeme Souness, detto Charlie Champagne, probabilmente il miglior numero 8, con Toninho Cerezo, della storia blucerchiata), ma restando alle sfide di Campionato, le vittorie si fermano a 10, su 58 partite (dieci anche i pareggi).
Terreno ostico, dunque, ma non impossibile, soprattutto se i prescelti di mister Giampaolo scenderanno in campo con la voglia di rivalsa sui rossoneri, alla ricerca di ciò che è stato loro tolto a Marassi, nello scorso settembre.
Il mister doriano ha detto, in conferenza stampa, di aspettarsi, dai suoi ragazzi, l’interpretazione di una gara con lo spirito giusto e questo contano avvenga anche i tifosi doriani, che saliranno a Milano, lungo le autostrade di Serravalle e del Turchino, senza pensare troppo all’assenza di Bonaventura, ma concentrandosi sulla presenza di Suso e Deloufeu, autentici valori aggiunti, al pari di Carlos Bacca.
Nessuna anticipazione sulla formazione, da parte di Giampaolo, salvo la presenza di Viviano fra i pali, che riprende il suo posto da tirolare, con ampio merito dato dal tecnico a Puggioni, per la sicurezza trasmessa ai compagni nelle partite in cui è sceso in campo.
Nell’elenco dei convocati (Viviano, Puggioni, Krapikas, Bereszynski,Dodò. Pavlovic, Regini, Silvestre, Skriniar, Tomic, Alvarez, Barreto, Cigarini, Djuricic, Fernandes, Linetty, Palombo, Praet,Torreira, Budimir, Muriel, Quagliarella e Schick), spicca il nome del “primavera” Michal Tomic, alla sua prima chiamata con i grandi…
Sarebbe “una favola”, se potesse bissare l’impresa di Pienti e Bisacco… ma il tifo vive di sogni…