Genova. Sorpreso a navigare su Internet, e in precisamente su Facebook. In carcere, in una cella del penitenziario genovese di Marassi.
“Il Personale di Polizia Penitenziaria – afferma il segretario Uil Pa Fabio Pagani – ha trovato durante una operazione di servizio un telefono cellulare all’interno di una cella della seconda sezione di Marassi: il detenuto colto in flagranza, stava navigando tranquillamente su internet e precisamente su Facebook. Abbiamo più volte sottolineato l’impegno del Ministro Orlando a voler cercare di risolvere alcune situazioni critiche, ma al netto della buona volontà il disastro dell’Amministrazione Penitenziaria è sotto gli occhi di tutti ed è ormai evidente – chiosa Pagani – che al di là degli slogan, il mondo delle carceri non riscuote alcun interesse tra i politici e nel Governo. Altrimenti non saremmo qui a parlare di un’amministrazione abbandonata al proprio destino. Desertificata e prosciugata. Senza fondi e senza dirigenza e come unico attore indispensabile e protagonista resta la polizia penitenziaria, che nonostante l’abbandono, comunque impedisce senza uomini e mezzi che anche all’interno delle mura il proseguo dei reati”.