Genova. “A quasi due anni dalla sconfitta delle elezioni regionali del 2015 e dopo un anno e mezzo di commissariamento nessuno dei nodi politici che hanno consegnato il governo della Regione al centrodestra è stato sciolto. Quali le priorità programmatiche del Pd Liguria per i prossimi anni? Quali i punti sul quale si caratterizzerà il Partito Democratico da qui al 2020? Quali le linee guida per ricostruire un’alternativa di Governo per questa regione? Quale la risposta che vuole dare il Partito che governa il Paese e la gran parte dei Comuni di questa regione al dramma occupazionale, alla fuga della nostra generazione, alla crisi di un modello di sviluppo che non sa ripensarsi, all’apparente inesorabile declino di una terra straordinaria per potenzialità e bellezza? Fatto salvo per il lavoro del gruppo consiliare regionale, nessuna delle questioni che hanno portato il Pd Ligure ad essere commissariato nel Luglio 2015 ha trovato nell’ultimo anno e mezzo una risposta”.
Lo scrivono i Giovani Democratici della Liguria in una nota. “Il Pd Ligure ha bisogno non solo di eleggere un segretario, ma ha bisogno di celebrare un congresso per discutere della nostra regione e del ruolo che esso vuole giocare nel futuro prossimo di questo territorio, per ridefinire la propria linea politica e per poter essere un valido supporto ai nostri eletti che stanno portando avanti l’opposizione al Governo Toti. Rifiutiamo una discussione che ha parlato negli ultimi 18 mesi solo ad eletti, alti dirigenti e capicorrente”, proseguono.
“Nella fase più complessa della storia del Partito Democratico ligure avevamo e abbiamo bisogno di una discussione ampia e condivisa con i nostri iscritti e con chi sta fuori dalle nostre stanze, quella discussione che non abbiamo fatto dalla sconfitta del Maggio 2015 e che oggi si pensa di poter bypassare ancora, senza una discussione programmatica, senza la ricostruzione di un comune terreno di discussione politica, calando dall’alto accordi preconfezionati, quasi esclusivamente incentrati sui nomi e ben poco sui contenuti. Non ne abbiamo bisogno. Non lo capirebbero gli iscritti del Partito Democratico e non lo capirebbero soprattutto i cittadini liguri. Abbiamo bisogno di una discussione politica vera”, terminano.