Genova. “Penso che rispetto ad altre volte la squadra ha giocato meglio, creato occasioni da gol”. Ivan Juric prova a guardare il bicchiere mezzo pieno in una sconfitta che di positivo lascia veramente poco nella memoria dei tifosi.
“Nel secondo tempo per 15-20 minuti la squadra ha dato segnali di un gioco e di quello che voglio vedere, siamo però ancora un po’ disattenti, difetti che macchiano la prestazione”.
Rispetto a Firenze per Juric ci sono stati passi avanti: “La scorsa partita la squadra non mi era piaciuta. Oggi ci sono state linee di passaggi, attacco corale, abbiamo creato occasioni. Ho ricominciato a vedere quello che era nella mia testa, per questo sono molto deluso per la sconfitta. Ci stiamo ritrovando perché stiamo lentamente ricominciando a creare la base del gioco, fondamentale che per un mese è mancato”.
Il clima che si sta creando attorno alla squadra quanto può incidere a livello psicologico? “Alcuni elementi non giocano con la testa libera – dice Juric – ci vuole un po’ di autostima per ricominciare, è normale quando non vinci da tanto tempo, dobbiamo insistere su quello che c’è da migliorare”.
La trasferta di Napoli capita in un momento difficile, i partenopei sono lanciatissimi: “C’è sempre da perdere, loro sono fantastici in tutti i sensi. Puoi aspettarli bassi pregando che non facciano gol come il Palermo oppure più alti come Bologna, che però ha preso 7 gol”.
Sotto i riflettori ancora una volta il problema dei calci piazzati: “Dalla trequarti non puoi marcare a uomo, ti portano davanti alla porta, era una cosa che si faceva 30 anni fa. Oggi comunque è difficile dare colpe”.
L’inserimento di Ntcham è motivato così: “Volevo mettere Veloso, ma con il campo pesante non ho voluto rischiarlo, visto che è al rientro”. Hiljemark invece, secondo il mister, dovrà lavorare su un giro palla più veloce.