Niente prove

Inchiesta Carige, l’operazione Ior verso l’archiviazione

Banca Carige

Genova. L’inchiesta relativa all’operazione di acquisto di quote della fondazione Carige da parte dello Ior. Il pubblico ministero Silvio Franz nei prossimi giorni chiuderà le indagini archiviando il fascicolo perché non
sono state trovate prove. L’indagine riguardava un presunto maxi-sconto fatto alla banca vaticana in una compravendita obbligazionaria, operazione risalente al 2010 e voluta dall’allora presidente della fondazione Flavio Repetto.

Secondo gli inquirenti banca Carige emise un prestito obbligazionario convertibile in azioni del valore di circa 400 milioni e la Fondazione aderì per oltre 32 milioni rendendo disponibili i diritti a favore tra gli altri dello Ior che sottoscrisse per 100 milioni. Ma l’istituto di opere religiose rinunciò a convertire le sue obbligazioni e quindi la fondazione le ricomprò nel 2011.

Secondo l’ex presidente della Carige Giovanni Berneschi (che è stato arrestato per la maxi truffa ai danni
dell’istituto di credito e riciclaggio e è adesso a processo) quella operazione “fu un regalo allo Ior – disse nel corso di un interrogatorio – che causò un grave indebolimento finanziario per la Fondazione stessa e che nascondeva in realtà favori”.

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