Genova. “Liberare il lavoro e costruire tutta un’altra Italia” è lo slogan che questa mattina ha accompagnato a Genova la manifestazione per la Giornata nazionale dei 2 sì ai referendum Cgil su voucher e appalti.
Piazza Matteotti si è riempita di iscritti e sostenitori dei referendum sul lavoro, alcuni di questi già inseriti nel neo nato Comitato di sostegno al sì, costituito dalla Segreteria Confederale della Camera del Lavoro e dai segretari generali di tutte le categorie dell’area metropolitana genovese. Il Comitato si propone di costruire una rete sul territorio che si adoperi per far conoscere nel modo più capillare possibile i temi referendari, l’importanza del voto e quello che rappresenta in termini di cambiamenti positivi per il mondo del lavoro. Al Comitato hanno già aderito associazioni, accademici e tantissimi delegati dei posti di lavoro.
Per Elena Bruzzese della segreteria Cgil Genova “Bisogna eliminare i voucher, con i quali si favorisce il precariato e lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici – E bisogna cambiare le norme sugli appalti per garantire la tutela dell’occupazione in caso di cambio di appalto e per impedire che vi siano differenze di trattamento tra chi lavora alle dipendenze del committente e chi in una delle aziende appaltatrici” in aggiunta Bruzzese ha ricordato come “La nostra sfida per i diritti nasce dalla Carta dei Diritti universali del lavoro, ovvero un nuovo statuto dei lavoratori e delle lavoratrici, che estenda i diritti a prescindere dal tipo di lavoro svolto e dal tipo di contratto applicato, carta dei diritti per la quale abbiamo raccolto più di 1 milione e 200 mila firme per farla diventare una legge di iniziativa popolare che ad oggi è ancora incardinata alla Commissione lavoro della Camera dove aspetta di essere discussa”.
Alla giornata genovese era presente Nino Baseotto Segretario Nazionale Cgil “Sono più di 200 le iniziative organizzate oggi dalla Cgil in tutta Italia per l’avvio della campagna referendaria. Al Governo chiediamo di fissare al più presto la data del voto utilizzando i prossimi appuntamenti elettorali amministrativi. Sarebbe un modo intelligente per far risparmiare le casse dello stato rispettando la volontà dei cittadini che hanno firmato per i referendum Cgil”.