Genova.Pescara ultima spiaggia? Forse no, ma quella di domani è una partita che non si può perdere. Per il morale, per l’avversario, anche per la classifica. Di fronte però c’è un Genoa che nel 2017 non ha ancora vinto.
“Non credo – ha spiegato oggi Ivan Juric – che ci sia paura. E’ normale che sei più fragile se stai vivendo un momento negativo, per questo ci vuole uno sforzo in più per evitare anche i minimi errori. Ma paura non credo, in fondo devono fare solo quello che fanno in allenamento”.
Di mezzo c’è anche il destino del tecnico, cui il presidente Preziosi ha confermato una fiducia “non incondizionata”. “Sono concentrato molto sul fatto che stiamo lavorando bene, poi quello che dice il presidente fa parte del gioco, non sono preoccupato di questo”.
All’Adriatico sicuri assenti Veloso, “giocherà Cataldi nel suo ruolo” e Taarabt, liquidato con un “chiedete al dottore”, ma il giocatore chiave sarà Rigoni. “Ho notato che quando c’è lui a
centrocampo siamo molto più sostanziosi e la squadra è messa meglio. In questo momento abbiamo bisogno di essere tosti e Rigoni in quella posizione ci dà quella sicurezza oltre ad un maggiore contributo a livello difensivo”.