Genova. Un pareggio che vale una vittoria, raggiunto in pieno recupero, proprio da uno degli uomini più discussi della stagione: Olivier Ntcham. Una partita a due volti quella del Genoa, un primo tempo giocato con l’obiettivo di non subire gol e una ripresa all’attacco, con tante occasioni non concretizzate. Finisce 1-1, anche se il “malato” è ancora lontano dalla guarigione. Entrambe le squadre non facevano punti dal 29 gennaio.
Primo tempo, il Bologna fa la partita
L’esordio di Mandorlini sulla panchina rossoblù non poteva essere più complicato: stadio mezzo vuoto e un avversario che non vince da un mese. La partenza è con un 3-5-2 in attacco con Izzo spostato esterno sinistro, un centrocampo folto con Hiljemark e Rigoni che in fase offensiva avanzano di qualche passo, mentre Laxalt e Lazovic diventano difensori aggiunti, a supporto nella fase di non possesso. C’è anche Mattia Perin, in tribuna per sostenere i compagni, sintomo della difficoltà del momento.
Il Bologna fa possesso palla e ha la prima occasione al 12′ con un tiro di Verdi ribattuto dalla difesa, il Genoa attende e sembra più preoccupato a non sbagliare i movimenti in campo, soprattutto in difesa. Mandorlini segue con apprensione e predica Al 18′ i rossoblù sfruttano gli spazi e guadagnano un calcio d’angolo con un’azione corale, che però non viene sfruttato appieno.
I ritmi sono bassi, un sussulto arriva al 20′ quando Viviani quasi non sorprende Lamanna dalla distanza, il portiere ci mette i pugni, sorpreso da un rimbalzo.
Al 31′ una delle poche fiammate del Grifo: azione sulla sinistra di Izzo, palla per Rigoni, che prende la rincorsa per il tiro, ma viene ribattuto da Masina.
Il Genoa ora sembra prendere campo, ma la disattenzione è dietro l’angolo e rischia di essere fatale: Burdisso al 36′, compie un errore, ma il capitano recupera e si frappone tra la conclusione a colpo sicuro di Dzemaili. L’ex di turno protesta per un presunto tocco di mano.
Il Bologna si difende molto bene, difficile passare dalle parti di Oikonomou e Torosidis, che rintuzzano i tentativi di Simeone e, quando ci sarebbe lo spazio, è il campo a remare contro i rossoblù, soprattutto Laxalt scivola molto.
Nel minuto di recupero del primo tempo arriva il primo giallo della partita: Oikonomou atterra malamente Hiljemark.
Secondo tempo, si va sotto, ma non si molla
Si parte con una grandissima occasione per il Genoa: Simeone si trova solo davanti a Mirante, servito da Pinilla con un assist al bacio e prova a dribblarlo, ma il portiere con i piedi arpiona il pallone (47′).
Al 53′ la prima sostituzione del Bologna, obbligata: Krafth è costretto a uscire per infortunio, dentro Mbaye.
Cataldi intanto si becca il cartellino giallo per un fallo tattico ai danni di Dzemaili, che aveva trovato lo spazio giusto per entrare in area di rigore. Il preludio del gol del Bologna che arriva su calcio piazzato di Viviani dalla lunetta. Lamanna resta immobile, forse perché non ha visto partire la palla, ben tiratache si insacca alla sua sinistra, sotto l’incrocio.
Il Genoa reagisce e al 61′ segnerebbe anche il gol del pari, ma Rocchi fischia e annulla la rete di Pinilla, terminato in offside.
Ancora Pinilla arriva male sul cross di Lazovic e di testa mette fuori al 67′ da buona posizione.
Il coro dei tifosi rimasti fuori, insieme a qualche petardo, è incessante, ma il Genoa avrebbe bisogno anche di un poì di fortuna in questa fase, per raddrizzare la partita. Lo è al 69′ quando la botta di Dzemaili viene respinta da Lamanna sui piedi di Masina, che, sbilanciato, mette fuori.
Mancano 15 minuti al termine quando il Bologna resta in 10: Torosidis atterra Simeone lanciato a rete, intervento in scivolata da dietro e cartellino rosso inevitabile. La punizione di Cataldi termina di poco sopra la traversa.
Primo cambio per Mandorlini: fuori Rigoni per Taarabt (76′), mentre Donadoni schiera Helander per Verdi.
All’83’ l’occasione più ghiotta per il pareggio capita sui piedi di Simeone, batti e ribatti in area di rigore, ma il Cholito non riesce a trovare il varco giusto per la porta a pochi metri dalla linea di rete.
Arriva anche l’ultimo cambio per il Bologna: fuori Krejci, dentro Rizzo, mentre Taarabt prova il tiro che si spegne a lato di pochissimo. Ora sono i rossoblù a essere stabilmente nella metà campo avversaria, ma il Bologna si difende strenuamente. A tre minuti dallo scadere del tempo regolamentare, altra palla gol per il Genoa con Laxalt che in scivolata non riesce a far gol.
Dentro Munoz per Morosini (89′) e proprio al 90′ pareggio sfiorato in modo .
Nel recupero c’è anche spazio per Ntcham al posto di Hiljemark (qualche problema con Pandev, che pare non abbia voluto entrare per così poco tempo), il francese si fa subito notare per una conclusione alle stelle, ma è proprio vero che il calcio è un gioco in cui gli episodi possono cambiare una stagione: proprio Ntcham, al quarto minuto di recupero, sembra non saper quasi cosa fare del pallone ricevuto da Taarabt all’altezza dei 20 metri, è lì che avviene l’impensabile: si porta la sfera sul destro e scaglia un tiro sensazionale, che si insacca nell’angolino dove Mirante non può arrivare. 1-1, tutta la squadra va ad abbracciarlo, mentre lui fa il gesto del “bla bla”. È il pareggio tanto desiderato, che mette fine a un incubo. Mandorlini avrà molto su cui lavorare, ma intanto quello che contava oggi era non perdere.
Genoa-Bologna 1-1
Reti: 57′ Viviani; 94′ Ntcham
Genoa: Lamanna, Munoz (88′ Morosini), Burdisso, Izzo, Lazovic, Hiljemark (91′ Ntcham), Cataldi, Rigoni (76′ Taarabt), Laxalt, Simeone, Pinilla.
A disposizione: Zima, Rubinho, Cofie, Palladino, Biraschi, Beghetto, Pandev, Brivio.
Allenatore: Mandorlini
Bologna: Mirante, Krafth (53′ Mbaye), Oikonomou, Torosidis, Masina, Dzemaili, Viviani, Taïder, Verdi (77′ Helander), Petkovic, Krejci (83′ Rizzo).
A disposizione: Da Costa, Sarr, Pulgar, Destro, Brignani, Di Francesco, Nagy, Donsah, Umar, Rizzo.
Allenatore: Donadoni
Arbitro: Rocchi di Firenze
Ammoniti: Cataldi (G); Oikonomou (B)
Espulso: Torosidis al 75′
Spettatori: paganti 747, incasso 16.796, abbonati 18.041, quota gara 156.135 euro.