Genova. “Per me quella galleria con i suoi ritardi rappresenta una delle cause della perdita di mio figlio…..cantiere aperto anni e anni fa sempre in ritardo”.
Manca una manciata di ore all’inaugurazione delle gallerie Borzoli-Erzelli, che dopo un cantiere durato anni e lunghi mesi di ritardo, permetteranno il collegamento Chiaravagna-Borzoli-Erzelli (e soprattutto il casello autostradale di Genova Aeroporto) in pochi minuti, al posto del tradizionale percorso, più lungo e trafficatissimo. E, soprattutto, la soluzione per sgravare la zona di via Giotto e via Borzoli (fino a Fegino) dal continuo passaggio di tir.
Ma dietro all’inaugurazione c’è, anche, altro. L’altra faccia del cantiere sta tutta nello sfogo di Franca Bolognini, la mamma del giovane Alessandro che, due anni e due mesi fa, perse la vita in un terribile incidente, proprio per il passaggio di un camion all’incrocio tra via Borzoli e via Giotto.
“I tir per il periodo del cantiere, che doveva essere breve, non dovevano passare se non in casi particolari e alla Derrick era stato dato un altro spazio – scrive la mamma sul gruppo Facebook ‘Basta Camion sotto le nostre case a Sestri Ponente’ – invece passavano lo stesso .. la galleria doveva essere finita da tempo, tanto tempo, quella strada la facevo tutte le mattine e mi chiedevo ma quanto ci vuole?”.
Franca Bolognini cita l’esempio dell’Alto Adige dove “le cose funzionano anche se nevica” e dove due gallerie sono state realizzate in diciotto mesi. “Quella è efficienza. Qui da noi due gallerie con tempi biblici come la Salerno Reggio Calabria… ma siamo in quella grossa fetta d’Italia dove i progetti si fanno con i piedi, dove non si tiene conto che una galleria nuova trova sullo stesso monte la galleria don Guanella dell’autostrada … dove chi progetta non pensa… e allora perché andare a vedere la sfilata pre elettorale”, è la domanda retorica e amara della madre di Alessandro.
“Le stesse persone che domani saranno lì neanche si sono degnato di rispondere alle mie domande, i loro telefoni hanno squillato a lungo – si sfoga ancora – hanno ricevuto scritti, manifestazioni … niente. Ho trovato solo nel sindaco Doria disponibilità ad ascoltare e capire, domani lui non ci sarà…. giusto, non si ricandida e non ha bisogno della passerella elettorale”.
Anche il Comitato spontaneo cittadini Borzoli e Fegino non parteciperà all’inaugurazione delle gallerie “perchè quelle gallerie dovevano già da tempo essere pronte, perché sono un’opera propedeutica al terzo valico e servono a far transitare i camion terra destinati alle cave del Chiaravagna, perché se non avessimo la servitù di depositi di container in mezzo al centro abitato così come una discarica a 700 mt di altezza, non sarebbero servite, invece non sono mai state del tutto contestate perché dobbiamo risolvere scelte folli del passato. E perché – sottolinea il comitato – principalmente il 2 dicembre 2014 un nostro figlio è stato strappato alla sua magnifica vita e alla sua famiglia e noi non dimentichiamo che forse se fossero state già pronte, sarebbe ancora con noi”.
Il consigliere comunale, Antonio Bruno, capogruppo FdS a Tursi, sottolinea poi un altro aspetto: “Purtroppo l’ordinanza di regolazione del traffico non prevede l’inibizione del trafficatissimo e pericolosissimo accesso da Sestri e Rivarolo alle stesse aree – spiega Bruno – Il transito a autotreni, autoarticolati, autosnodati e veicoli con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate viene interdetto solo nelle ore notturne e nelle ore di entrate e uscita dalle scuole. Non c’e’ nulla che impedisca una situazione come quella che ha portato alla tragica scomparsa di Alessandro Fontana nel dicembre 2014“.
Nel luogo dell’incidente, all’angolo tra via Giotto e via Borzoli, il Comitato spontaneo di cittadini Borzoli- Fegino ha dato appuntamento per un “gesto simbolico” in un giorno altrettanto simbolico: alle 11 un mazzo di fiori e girasoli per ricordare Alessandro.
“Se queste gallerie fossero state pronte prima del 2 dicembre 2014, forse la possibilità in più di avere un figlio ancora tra noi ci sarebbe stata”, ha commentato la portavoce Antonella ripercorrendo i motivi per cui il Comitato ha disertato l’inaugurazione.