Liguria. In diciotto giorni, solo due volte sotto le quattro ore (promesse), con percentuale di puntualità alle quattro ore pari a “un vergognoso 11,1 periodico”. Protagonista il nuovo Frecciargento, collegamento che dovrebbe avvicinare Genova a Roma in 3 ore e 56 minuti.
“Ne valeva la pena per soddisfare le esigenze di vips e parlamentari con un treno che impiega lo stesso tempo di un banalissimo Frecciabianca indirizzato via tirrenica in orario fino al 10 dicembre 2016?”. L’affondo, firmato pendolari liguri di Assoutenti, è per il nuovo Frecciargento introdotto in pompa maga a fine gennaio in via sperimentale per sei mesi.
Lo startup del “finto treno veloce Frecciargento 8691 è costato – spiegano i pendolari – Il cambio non concordato di sei tracce di treni regionali liguri e di quattro treni regionali toscani sulla pelle di centinaia di lavoratori e studenti e un oggettivo intralcio alla mobilità che le istituzioni devono assicurare a lavoratori e studenti. Danni economici a lavoratori, problemi a studenti che non riescono più ad entrare a scuola regolarmente. L’impossibilità di utilizzarlo da parte degli abbonati liguri e toscani”, oltre al “deterioramento dei rapporti fra Associazioni di rappresentanza dell’utenza, istituzioni e impresa ferroviaria”.
I pendolari, avvertono, attendono “ancora le soluzioni per lavoratori e studenti (tracce dei regionali da ripristinare e accesso agli abbonati sul FA) da parte di Regione e Impresa ferroviaria”.
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