Genova. Non c’è pace per i lavoratori di Ericsson. A un mese dalla conclusione della tredicesima procedura di licenziamento collettivo che ha portato all’uscita incentivata dall’azienda di circa oltre 200 dipendenti a livello nazionale, la multinazionale svedese in un incontro con i sindacati che si è svolto oggi a Roma ha annunciato una nuova procedura per 400 esuberi da concludersi entro maggio.
Ericsson avrebbe motivato la decisione in seguito alla perdita di un’importante gara sulla futura rete unica che nascerà dalla fusione di Wind e H3G, vinta dai cinesi di Zte a cui si aggiunge il fatto che la procedura del 2016 non è stata ancora completata (
Ancora non si conoscono i dettagli rispetto alle singole sedi. A Genova, che è la seconda sede principale dopo quella di Roma, nel 2016 l’azienda aveva aperto una procedura (non ancora conclusa) per 147 dipendenti.
“Siamo preoccupati – dicono Marco Paini e Massimo Della Giovanna, rsu Ericsson – a breve ci confronteremo con le altre realtà e confidiamo che le segreterie nazionali diano una linea comune perché la situazione è molto grave e serve un cambio di passo a cominciare dall’immediato coinvolgimento del ministero allo sviluppo economico”.
Ericsson, infatti, avrebbe anticipato ai sindacati che entro la fine dell’anno arriverà probabilmente una seconda tranche di esuberi dovuta al mancato servizio di manutenzione degli impianti di H3G, dopo la vittoria della gara da parte dei cinesi per la realizzazione della nuova rete.
Una soluzione per i dipendenti di Ericsson, o per lo meno per alcuni di loro, potrebbe però arrivare in futuro proprio dal colosso cinese delle telecomunicazioni che oltre alla maxi gara vinta a fine dicembre, è intenzionato ad aprire un centro di innovazione e ricerca in Italia. Oltre alle sedi di Milano, Roma e Torino, in futuro si prospettano quindi nuove assunzioni da parte del gruppo che è alla ricerca di personale già esperto nella gestione e manutenzione delle reti.