Lezioni di vita

“Drinkare e non Trinkare”: i ragazzi del Bergese insegnano il bere consapevole

cocktail

Genova. Tutti gli aspetti del bere, alimentari, culturali, sociali e le conseguenze e la pericolosità per la salute di un uso sregolato e smodato dell’alcol sintetizzati nell’invito ai giovani “Drinkare e non Trinkare” che dà il nome al progetto dell’istituto Bergese sul bere consapevole, con un ciclo di incontri educativi e conviviali nella storica Villa Sauli Podestà a Pra’.

Il primo appuntamento sarà venerdì prossimo, 24 febbraio alle 17, quando gli studenti delle quinte del Bergese insegneranno ai coetanei dell’istituto Rosselli l’arte di mescere e faranno loro degustare drink di tendenza, analcolici e a bassa gradazione alcolica. “Lo stile di vita dei giovani – dice il professor Maurizio Sentieri, docente del Bergese e presidente dell’associazione culturale Officina Alimentare – sta inglobando un’eccessiva confidenza con le bevande alcoliche, vissute come trasgressione concessa e che loro possono concedersi. Lo sballo alcolico fra ragazzi e ragazze è purtroppo più comune di quanto si creda, quasi sempre serale e nel fine settimana e spesso insospettato dalle famiglie. D’altra parte sarebbe ipocrita, anche educativamente, ignorare come le bevande alcoliche facciano parte della nostra cultura alimentare, anche mediterranea. Per affrontare queste contraddizioni e informare correttamente sul bere consapevole e la pericolosità dell’uso smodato degli alcolici abbiamo pensato di offrire a studenti interni e d esterni un’esperienza insieme educativa e conviviale”.

In cinque incontri (i successivi saranno il 10 e il 24 marzo, il 28 aprile e il 19 maggio) ragazzi e ragazze dell’ultimo anno del Bergese, incontreranno così a turno i loro coetanei di altre scuole superiori insieme a personalità del mondo della cultura – venerdì prossimo ci sarà Claudio Pozzani, poeta e direttore di un importante festival di poesia – ed esperti come nutrizionisti, medici, psicologi, intellettuali di volta in volta introdurranno gli appuntamenti di Drinkare e non Trinkare fra informazione, cultura e provocazione sul consumo responsabile di bevande alcoliche.L’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto Mortaio in cui il Bergese è partner, insieme al Cif, della Città metropolitana di Genova per il rilancio di prodotti, lavoro, peculiarità e identità del territorio attraverso il Parco del Basilico e un incubatore di idee e iniziative sulle filiere e le tradizioni locali declinate anche al futuro dall’enogastronomia, al turismo alla riscoperta di prodotti, mestieri e beni culturali.

Nella Villa Sauli Podestà, di proprietà della Città metropolitana che l’ha recuperata e restaurata con un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro (cofinanziati per 720.000 da fondi Fesr dell’Unione Europea) è stata anche allestita una mostra dei prodotti alimentari della tradizione genovese e venerdì prossimo con gli studenti dell’Istituto Nino Bergese sarà possibile degustarli, documentandosi anche sulla storia e le tradizioni agroalimentari del ponente genovese.

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