Arenzano. Scout liguri a convegno sul tema dell’affettività: le sfide educative, tra amore e difficoltà, al centro della due giorni di Arenzano, dove i capi liguri dell’Agesci si sono incontrati per ascoltare e dibattere, scoprire e confrontarsi, sulla traccia segnata dal progetto regionale dell’Associazione.
Dopo un sabato pomeriggio centrato su una tavola rotonda, alla quale hanno partecipato il sociologo Mario Salisci, la psicologa Sara Semino e l’antropologa Cristina Zavaroni; nella seconda parte del pomeriggio, poi, i capi hanno potuto incontrare alcuni testimoni, che hanno raccontato le loro vincende e i loro vissuti, spesso complessi e dolorosi, nel campo affettivo.
La domenica il convegno si è spostato sulle tematiche strettamente scout: a parlare ai capi liguri sono stati in un primo momento gli incaricati nazionali al coordinamento metodologico Giorgia Caleari e Francesco Bonanno, che hanno illustrato il complesso cammino che l’Agesci sta intraprendendo sui temi più delicati legati all’educazione all’affettività e su come questi coinvolgono i capi: omosessualità, convivenze e seconde nozze sono stati presentati come sfide per il discernimento e non come ostacoli assoluti, alla luce anche di Amoris laetitia, l’esortazione apostolica di papa Francesco.
A seguire ha parlato ai capi anche monsignor Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Genova, che ha presentato la sua testimonianza scout e la visione ecclesiale: per monsignor Anselmi non solo deve essere al centro il discernimento sulla singola persona, senza spingersi al giudizio, ma deve essere fondamentale anche il ruolo educativo che i capi ricoprono in associazione, un servizio che deve fondarsi sulla proposta chiara dell’Agesci stessa.
A monsignor Anselmi ha fatto eco Donatella Mela, capo guida dell’Agesci, la massima carica dell’associazione; albenganese, eletta nello scorso Consiglio generale, ha sottolineato l’importanza del cammino associativo ancora in corso su questi temi e il ruolo di avanguardia che, con questo convegno, la Liguria sta assumendo. In questo l’associazione si muove tenendo sempre a mente che la sua finalità sono i ragazzi a essa affidati.
Oltre trecento i capi convenuti per la due giorni al Santuario del Bambino Gesù ad Arenzano, provenienti da tutta le zone, le entità territoriali nelle quali è divisa la regione scout. Soddisfatta Laura Quaini, responsabile regionale di Agesci Liguria: “è stato molto bello che i capi abbiano speso due giorni per dedicarsi ad affrontare un tema così importante e complesso – ha dichiarato – è un tema che, nella sua complessità, presenta una sfida per noi educatori”. Il convegno, infatti, è solo l’inizio del cammino dei capi liguri, che proseguiranno il lavoro di elaborazione e azione anche con i loro ragazzi, nei gruppi e nelle zone.