Genova. La crisi era nell’aria da anni e le notizie di qualche mese fa con l’annuncio dei licenziamenti hanno confermato il quadro nefasto. Ieri i timori sono diventati realtà con la conferma della chiusura dell’intera redazione di Genova del network Telecity. A spiegare la situazione un post su facebook di Alessandra Costante, segretario dell’associazione ligure dei giornalisti, che sta seguendo da vicino la vertenza e attacca la scelta dell’editore.
“Chiude la redazione genovese di Telecity. L’editore, la famiglia Tacchino, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo che riguarderà 69 dipendenti del gruppo, tra giornalisti, tecnici, operatori e impiegati – spiega Alessandra Costante – Insieme alla sede genovese chiude anche quella di Torino e vengono ridimensionate Alessandria e Assago. Dicono: colpa dei contributi pubblici, che sono sempre meno. E invece no, colpa di editori che non sono stati capaci di fare impresa, che hanno giocato a fare la tivù finché i contributi pubblici li hanno arricchiti, che non hanno saputo potenziarsi. In Liguria negli ultimi 15 anni sono piovuti milioni, circa 33, sotto forma di provvidenze per l’emittenza. Dove sono finiti quei milioni se i giornalisti al lavoro non hanno (quasi) mai avuto la dignità di un vero contratto giornalistico, se per anni hanno sopportato ammortizzatori sociali in percentuali drastiche pur di lavorare?”
La redazione di Genova24 esprime solidarietà ai colleghi della redazione genovese di Telecity. In particolare un abbraccio e un in bocca al lupo al direttore Marco Benvenuto ai giornalisti Erika Falone, Oriana Mariotti, Cristina Capacci, Roberto Gnecco, Silvano Calcagno, ma anche ai tecnici e a tutti gli altri dipendenti.