Genova. Gli accampamenti abusivi dei nomadi sono stati ancora una volta al centro di un’interrogazione in consiglio comune. In particolare questa volta si è parlato del campo in via Perotto, in direzione Erzelli sul lato sinistro verso il mare.
A Chiedere le intenzioni della giunta e, in attesa dello sgombero, sullo smaltimento della relativa discarica abusiva, che rischia di scendere verso le case e verso il rio senza nome alle prime forti piogge, è stata la consigliera Cristina Lodi (Pd). “La scarpata è molto ripida e i rifiuti, che già hanno portato a un aumento dei topi, scivolano verso le case e il rio”, ha detto.
La risposta è arrivata dall’assessore Elena Fiorini: “Vi si accede da un terreno privato; da una decina d’anni ci sono insediamenti, sempre monitorati. Gli stessi orti collettivi non sono tutti in regola. Nei vari controlli, che avvengono di frequente, non si sono mai trovate più sette persone. Gli occupanti non sono rom, ma romeni. Con tutte le difficoltà del caso, perché la conformazione del terreno si presta naturalmente ad abusi del genere, con insediamenti che rimangono nascosti. Agire per un rilancio degli orti urbani potrebbe essere una misura efficace. In realtà nella zona c’è una discarica abusiva da molto tempo, favorita in passato, quando la zona non era collegata alla viabilità principale, dall’esistenza di una stradina che portava a un terreno incolto. Ovviamente si provvederà”.