Genova. Un asilo nella casa di riposo e viceversa, per far stare insieme anziani e bambini e creare, così, un’esperienza intergenerazionale, ad alto contatto. Unire due mondi, la vecchiaia e l’infanzia, apparentemente distanti eppure così vicini è, di fatto, un progetto già messo in pratica a Piacenza.
Ma al tempo dei social le idee fanno presto a varcare i confini e diventare spunti per altre realtà. Così una cittadina genovese, abitante alla Foce, ha guardato il video piacentino e si è detta: “perché non qui, nel nostro quartiere?” passando (virtualmente, ma fino a un certo punto) la palla al presidente di Municipio Medio Levante, Alessandro Morgante.
“Un’idea bellissima – la risposta di Morgante – certo non semplice da concretizzare, ma è un esempio virtuoso, per certi versi commovente, e in qualche modo ci proveremo”. Il quartiere della Foce, del resto, non è un caso. In piazza Palermo sta prendendo sempre più forma un polo scolastico unitario, per cui lo stesso Municipio si è speso.
C’è la storica scuola primaria Barrili e poi c’è l’ex Nautico che, dribblando l’ennesimo progetto parcheggi, è tornato a essere, di nuovo, scuola. Non era scontato. Inutilizzato dagli anni Novanta è passato di mano dalla Provincia al Comune, poi, in quanto edificio storico, è stato teatro di lunghissimi lavori di restauro (con vincoli della Soprintendenza), oltre a essere l’unica struttura scolastica a beneficiare dei fondi per la riqualificazione previsti dalla Buona Scuola di Renzi.
Al secondo e terzo piano, dove sono finiti i lavori, ha trovato sede la scuola media di Corso Torino, uno dei plessi della Doria Pascoli che fa parte dell’Istituto comprensivo Foce. Il prossimo 15 febbraio si terrà l’inaugurazione ufficiale, un evento importante per il quartiere e per lo stesso ex Nautico. “L’edificio ritorna alla sua vocazione scolastica – sottolinea Morgante – un mantenimento fondamentale, per cui il Municipio ha lavorato molto”. E sempre dal 15 febbraio sarà possibile accedere anche da piazza Palermo (e non più solo da via Nizza), come richiesto dai genitori e di concerto con la dirigenza scolastica.
Per completare il polo, però, manca la scuola materna, ed è qui che entra in ballo l’idea di Piacenza. L’istituto comunale Foce, ora ospite in Corso Torino nell’edificio di proprietà dell’Opera Pia, sarà trasferito sì in piazza Palermo, ma non prima (ottimisticamente) del 2018 (quando cioè saranno pronti anche il primo e il pian terreno). Questo lasso di tempo potrebbe servire per concretizzare l’idea di Piacenza, o perlomeno, il luogo ideale per cominciare progetti in quella direzione.
“Si potrebbe pensare a qualche laboratorio – spiega Morgante – e potrebbe essere l’inizio di una reale collaborazione. Ho già contatto il presidente dell’Opera Pia (che in Albaro ha anche una struttura per anziani, ndr) per vedere se c’è qualche possibilità. Se fosse interessato sarebbe fattibile”.
L’idea di trasformare l’edificio di Corso Torino in un luogo di socialità e “unione”, piace al Municipio, ma anche alle persone che lo abitano. “Sarebbe bellissimo vederlo anche come punto di aggregazione del quartiere, se oltre ad asilo e casa di riposo ci fosse (es.) uno spazio condivisibile e fruibile per tutti: una stanzetta del cucito..? una del riciclo…? potremmo fare la lista insieme”, commenta Rosamax, la cittadina da cui “tutto” è partito, sul gruppo Facebook “Sei della Foce se”.
E senza dimenticare, con un pizzico di ironia, la “vocazione” genovese al progetto. “Splendido – aggiunge Franca – considerato anche che la Foce è notoriamente una zona ad alta densità di persone “diversamente giovani”.