Genova. Un gioco delle tre carte che non piace alll’Or.SA sindacato di base del settore trasporti, parlando della situazione di Amt. E’ quello in cui si starebbero cimentando Comune, azienda e alcune altre sigle sindacali in merito alla discussione accorpata su utilizzo e salvaguardia del cosiddetto “fondino”, assunzioni ed esternalizzazioni.
“Il fondino non va ritardato ulteriormente, anzi va difeso – si legge in un comunicato dell’Or.SA – sia per il bene dei nostri pensionandi, sia per ottenere i risparmi calcolati senza andare a gravare sui lavoratori che resteranno a trasformarsi in ulteriori tagli (tra l’altro già prospettati) o in peggioramenti lavorativi”. Il fondino regionale avrebbe dovuto essere utilizzato per incentivare l’uscita di 135 persone e quindi il relativo turn over.
Secondo il sindacato di base, assunzioni ed esternalizzazioni devono trovare un accordo separato dal fondino, perché altrimenti si rischiano di mischiare le carte e di perdere tempo prezioso.
In particolare – ricorda Or.SA – evitare le esternalizzazioni, in particolare, era uno dei punti contenuti nell’accordo tra sindacati, azienda e Comune sottoscritto dopo le cinque giornate di sciopero del novembre 2013.
Appena nella giornata di venerdì, il Comune di Genova, così come la città metropolitana, non si era presentato al tavolo convocato in prefettura per il tentativo di conciliazione dopo la procedura di raffreddamento aperta dai sindacati di Amt che si è quindi chiuso con l’annuncio di un nuovo sciopero per il servizio pubblico cittadino. All’incontro si sono presentati solo la Regione Liguria con l’assessore Berrino e l’azienda. Si è parlato di fondino, appunto, ma non si sono raggiunti punti fermi su quale tipo di contratto applicare ai futuri assunti.
Dopo il nulla di fatto dell’incontro i sindacati hanno proclamato lo sciopero alla prima data utile in base alle regole della legge 146. In mancanza di colpi di scena, dovrebbe quindi cadere nella settimana dal 13 al 17 febbraio.