Liguria. L’Assemblea dei Soci di Unioncamere Liguria – la Camera di Commercio di Genova e quella delle Riviere di Liguria, rappresentati dai rispettivi presidenti Paolo Odone e Luciano Pasquale – ha deliberato oggi la messa in liquidazione dell’Unione, nominando liquidatore Giorgio Marziano, che negli ultimi anni ha ricoperto l’incarico di Segretario Generale.
Si tratta di un passo obbligato dopo l’entrata in vigore, il 10 dicembre scorso, della riforma delle Camere di Commercio che prevede, all’art. 6, che le Unioni regionali possano essere costituite solo nelle regioni in cui siano presenti almeno tre Camere di Commercio. La stessa Unioncamere nazionale ha precisato, dopo l’entrata in vigore della riforma, che le Unioni regionali sono enti non obbligatori e che nelle regioni con meno di tre Camere deve essere adottato l’atto di scioglimento dell’Unione e avviato il processo di liquidazione.
In questo contesto ancora incerto, sia per quanto riguarda le funzioni sia per il ricollocamento del personale, l’Assemblea dei Soci ha incaricato il liquidatore Giorgio Marziano di garantire la continuità delle attività e di compiere una prima dettagliata analisi sulla struttura che dovrà garantire la continuità delle attività affidate all’Unione regionale ligure. Fondamentale sarà il passaggio che dovrà essere fatto per individuare gli strumenti per assicurare la ricollocazione del personale occupato, anche in considerazione del fatto che la legge delega prevede il rispetto dei livelli occupazionali.
Unioncamere Liguria è stata fondata nel 1959 dalle Camere di Commercio di Genova, Imperia, La Spezia e Savona per realizzare e promuovere iniziative a favore dello sviluppo e della valorizzazione del territorio, del sistema delle imprese e dell’economia regionale. Nel 2016, nel quadro del processo di autoriforma e di semplificazione avviato in tutta Italia, le Camere di Imperia, La Spezia e Savona si sono accorpate nella Camera delle Riviere di Liguria.