Rete a sinistra

Terzo Valico e indagine sul Cociv, Pastorino: “Ora verifiche strutturali a Cravasco”

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Genova. Una forte presa di posizione da parte di Regione Liguria nei confronti di quanto emerso dall’operazione “Arka di Noè”, indagine condotta dalla Procura di Genova che ha portato all’arresto di 14 fra imprenditori e dirigenti del Cociv per reati di corruzione, concussione e turbativa d’asta. A chiederlo, con un’interrogazione all’Assessore Giampedrone, il consigliere regionale di Rete a Sinistra Gianni Pastorino, che lo scorso anno aveva più sollevato la questione Terzo Valico.

“La giunta ha condiviso le nostre preoccupazioni. Come Rete a Sinistra, accogliamo positivamente il coinvolgimento dell’autorità nazionale anticorruzione e abbiamo fiducia nell’azione del neocommissario Iolanda Romano – dichiara Pastorino -. Ora non deve esserci alcun arretramento: al termine dell’indagine, infatti, la Procura ha ipotizzato che la galleria di Cravasco potrebbe non essere stata realizzata a regola d’arte. Quindi è necessario che la Regione mantenga altissima l’attenzione sulle prossime verifiche strutturali di cui è incaricata RFI. Non osiamo immaginare cosa potrebbe succedere se, mettiamo fra 15 anni, si verificasse un incidente”.

“Il 18 novembre il Cociv impedì il sopralluogo che noi e l’on. Fratoianni dovevamo svolgere nei cantieri, provocando un serio imbarazzo alla Prefettura seguito da inutili scuse. Un gesto che allora giudicammo preoccupante e inqualificabile, ma che alla fine si inserisce in quadro più ampio di opacità, come dimostrato dalle indagini – prosegue Pastorino -. Questa vicenda insegna una cosa: quando in ballo ci sono interessi così grandi, il committente deve assicurare un livello di controllo molto più alto. Perché le centinaia di milioni di euro sul tavolo possono scatenare gli appetiti anche di soggetti cui non interessa nulla della popolazione, degli equilibri di mercato e della corretta realizzazione dell’opera”.

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