Genova. Era il dicembre scorso quando Cociv annunciò alla CFG di Borzoli, azienda che si occupa di movimento terra, la risoluzione del contratto riguardante i cantieri del Terzo Valico. Un provvedimento scattato dopo l’inchiesta che aveva portato all’arresto di diversi dirigenti del Consorzio, con l’ipotesi di reato di corruzione e turbativa d’asta e dopo i rilievi da parte dell’autorità anti corruzione.
Soprattutto, una scelta che costò il posto di lavoro a 40 dipendenti, in un settore, quello dell’edilizia, da tempo sofferente. A più di un mese dall’inizio della vicenda, domani i sindacati degli edili di Cgil, Cisl e Uil, assieme ai lavoratori, parteciperanno al Consiglio regionale.
“La delegazione – spiegano i sindacati – chiederà un concreto intervento per il rispetto da parte di Cociv degli impegni sul fronte occupazionale. I lavoratori chiedono di poter tornare a lavorare quanto prima anche perché in assenza di quelle specifiche professionalità l’opera rischia di subire ritardi difficilmente recuperabili”.