Genova. Il Comune a Genova chiede che tutta la procedura per arrivare alla bonifica del Rio Pianego, Rio Fegino ma anche del torrente Polcevera torni sotto la supervisione degli enti locali. Si tratta di un atto formale in cui Tursi riavvia la procedura per il piano di Caratterizzazione dopo che Iplom a metà dicembre aveva comunicato l’intenzione di continuare il procedimento solamente in riferimento alla “matrice” terreno del versante interessato dalla rottura della tubazione, ritenendo che tutta la restante parte dovesse essere inquadrata esclusivamente nell’ambito del procedimento presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
“Viste le perduranti esigenze di bonifica – sostengono gli assessori all’ambiente Italo Porcile e ai lavori pubblici Giovanni Crivello – la volontà dell’Amministrazione comunale è evitare ulteriori tempi di attesa. Ecco perché oggi, anche tenendo conto delle esigenze della città e del quartiere di Fegino, il Comune ha riavviato il procedimento per l’approvazione del Piano di caratterizzazione, comprendente tutte le richieste di integrazioni”.
Iplom ha ora 30 giorni di tempo per rispondere alle integrazioni chieste dal Comune di Genova al piano di caratterizzazione (l’analisi dei terreni che dovranno essere oggetto di bonifica) presentato ad agosto. Il Ministero il 23 gennaio ha comunicato a Tursi di essere in attesa di riscontro da parte della Direzione generale Salvaguardia del territorio e delle acque, ma ora con quest’atto formale il Comune chiede un’accelerazione dei tempi e, soprattuto, la possibilità di supervisionare i progetti e le attività di bonifica.
Domani intanto, con partenza alle 10 da piazza Pallavicini a Rivarolo, si svolgerà la manifestazione degli abitanti di Fegino fino ai cancelli della Iplom per chiedere che la bonifica parta quanto prima.