Genova. “Per migliorare la qualità della sicurezza sul nostro territorio occorre investire sulla qualità del servizio offerto e sul l’efficacia dell’attività investigativa e preventiva. Come? Ad esempio, rivalutando al più presto la presenza dei presidi delle forze dell’ordine presso gli ospedali principali della città e della provincia visto che negli ultimi anni sono inesorabilmente spariti quasi tutti”. A proporlo il segretario provinciale del Siap (sindacato di polizia), Roberto Traverso.
“Oggi l’unico che resiste, seppur pesantemente ridimensionato, è solo quello presente presso l’Ospedale San Martino – spiega Traverso – In pochi anni a Genova si è consumata la chiusura del posto fisso di polizia dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, quello dell’Ospedale Galliera e quello dell’Ospedale pediatrico del Gaslini. Stessa sorte è stata riservata nel Tigullio al posto fisso di Polizia che da più di sette anni è stato chiuso presso l’ospedale di Lavagna”.
“E’ davvero assurdo che invece di progredire investendo su strumenti utili come i presidi ospedalieri, negli ultimi vent’anni si sia preferito invece eliminarli dal territorio, perdendo così la possibilità di valutare sul momento lesioni e traumi che spesso nascondono violenze ed abusi dovuti a reati anche efferati – sottolinea quindi il sindacalista – La battaglia per la riapertura ed il rafforzamento dei presidi di Polizia presso gli ospedali della provincia di Genova è una delle priorità che da anni sostiene il gruppo dirigente sindacale del SIAP ma i questori che si sono succeduti negli ultimi 10 anni purtroppo non hanno condiviso la nostra posizione”.
Inoltre per rafforzare l’iniziativa, che ha anche risvolti d’interesse sociale, il Siap ha deciso di lanciare una raccolta firme da organizzare entro il mese di febbraio presso i più importanti nosocomi di Genova e del Tigullio “per coinvolgere costruttivamente la cittadinanza nella nostra rivendicazione finalizzata a migliorare la sicurezza sul nostro territorio”.