Commemorazione

Shoah, vittima a 6 anni: a Coreglia il ricordo di Nella Attias e dei deportati del campo 52

Auschwitz

Coreglia. Vittima degli orrori della Shoah a sei anni. Nella Attias fu uccisa nelle camere a gas lo stesso giorno del suo arrivo nel lager di sterminio di Auschwitz, il 6 febbraio 1944. L’ultimo tragico viaggio era cominciato il 21 gennaio, quando tutti gli ebrei rinchiusi nel campo di concentramento 52, fra Calvari e Coreglia Ligure, furono portati via dai tedeschi, spinti a forza su un camion diretto a Milano.

Da lì il 30 gennaio vennero caricati sui carri merci del convoglio ferroviario 06 per attraversare l’Europa sino ad Auschwitz dove il 6 febbraio al loro arrivo vennero immediatamente sterminati nelle camere a gas. Lunedì prossimo, 23 gennaio, nell’area dell’ex campo di concentramento 52 a Ponte di Coreglia una cerimonia alla presenza del sindaco della Città metropolitana di Genova Marco Doria con il gonfalone dell’ente, commemorerà alle 10.30 la partenza degli ebrei verso l’atroce barbarie del massacro nei lager nazisti. Nella Attias era la più giovane di loro. Nata a Torino l’11 febbraio 1938, abitava però a Genova quando fu arrestata con tutti i familiari: il papà Vitale, la mamma Emilia Levi, il fratello maggiore Giacomo e i nonni Giacobbe Attias e Stella Gormezzano, trasferiti nel campo di concentramento in Fontanabuona.

Costruito nel 1941 per i soldati inglesi e dei Paesi del Commonwealth fatti prigionieri nelle campagne d’Africa, dopo l’8 settembre 1943 si trasformò in campo di concentramento per un gruppo di 29 ebrei, catturati a Genova e nel chiavarese. Pochi mesi dopo i tedeschi ne decisero la deportazione e lo sterminio. Lunedì prossimo la Città metropolitana con i Comuni di Coreglia Ligure e San Colombano, l’Anpi del Tigullio, la Comunità ebraica di Genova, Cgil, Cisl, Uil ricorderanno l’anniversario del loro ultimo viaggio, nelle manifestazioni per il Giorno della Memoria. “Luoghi come la piazza dedicata a Nella Attias dove in quegli anni tragici furono i reticolati e le baracche del campo 52 – dice Marco Doria – mantengono viva la memoria di ciò che è stato, affinché le voragini dell’orrore e del male assoluto non possano più riaprirsi”. Di questa volontà lunedì sarà simbolo anche la messa a dimora sulla piazza di alcuni ulivi della pace.

Sabato 21, alle 10.30 a Ponte di Coreglia, la commemorazione con il sindaco metropolitano dei ventinove ebrei rinchiusi nel campo di concentramento della Fontanabuona e poi deportati e sterminati ad Auschwitz. La più piccola di loro era Nella Attias, catturata con tutta la famiglia.

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