Sant’Olcese. La partita di domenica 29 gennaio all’Oval Stadium tra Amatori Genova e Cus Torino “B” potrebbe benissimo ricalcare la trama del famoso romanzo di Stevenson “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”. Sì, perché pare proprio che il team azulgrana abbia due facce, una nel primo tempo fatta di una mischia chiusa devastante ed un bel gioco al largo mentre l’altra è quella balbettante e piena di errori vista nel secondo tempo.
Coach Paul Marshallsay schiera nel pacchetto di mischia Giacobbe, Panetta e Massone in prima linea, Viancini e Gargiullo in seconda, Benveduti, Palomba e Pidalà nella terza linea. Prima linea inedita ma che parte forte e che in mischia chiusa si impone in maniera devastante. Ottima la prestazione del pilone Edo Giacobbe all’esordio da titolare, perlomeno fino all’uscita per infortunio. Tallonate tutte le palle genovesi e vinte quasi tutte quelle su introduzione torinese. Ma i genovesi, loro malgrado, non riescono a concretizzare troppo tutta questa superiorità. Giovenco al nove come al solito dà concretezza e solidità, distribuendo i palloni ai trequarti che pasticciano un po’ troppo. Arriva comunque la segnatura di “FraRatta”, su un calcio di liberazione del Cus Torino, presa al secondo rimbalzo, slalom e via in meta. “Dave” Marshallsay non trasforma.
La linea dei trequarti azulgrana, orfana di Tazio Marcellino per l’ennesima operazione al crociato, schiera “Leo” Giallorenzo all’apertura mentre nei centri rientra dopo un lungo stop Ricky “Foulard” Filippone. Secondo centro Tommy Colloca, mentre alle ali Dave Marshallsay e Francesco Rattazzi, estremo “AndreBarbone” Falchi.
Il primo tempo, come detto, è nettamente dominato dall’Amatori e si chiude sul 12 a 0 con meta di Palomba trasformata. Troppo pochi i punti nel carniere per il gioco espresso, fatto di alcune giocate ottime ma vanificate da banali errori di handling. Buono comunque il rientro di Filippone che dà solidità a tutto il reparto arretrato.
Lo spartiacque dell’intervallo è fatale ai genovesi. Con il passare del tempo nella seconda frazione perdono confidenza ed aumentano gli errori, gli avanti non si contano, permettendo di “resuscitare” al Cus Torino, che poco alla volta mette in difficoltà gli azulgrana.
I padroni di casa provano a reagire ma ogni volta vanificano lo sforzo con un fallo o una scelta sbagliata. Questo dà vigore al Cus Torino che risale il campo e segna. Ora l’Amatori è in mentalmente in trincea, le idee annebbiate e gli errori sempre più numerosi non le permettono di gestire alcune situazioni favorevoli. Inizia la girandola di sostituzioni, ma a nulla servono: è sofferenza fino alla fine, quando i genovesi subiscono la meta definitiva che, trasformata, porta il risultato sul pareggio.
Il Cus Torino non ruba nulla ed esce imbattuto dal campo azulgrana. L’Amatori dovrà sicuramente capire cosa non ha funzionato nel secondo tempo e soprattutto imparare ad essere più cinica e pragmatica, riuscendo a trasformare i momenti di superiorità in punti reali da segnare sul tabellino.