Ex bocciodromo

Profughi a San Benigno, Doria: “Centro di prima accoglienza è un obbligo” fotogallery

"E' come un ambulatorio, un servizio sociale, non degrada una zona se viene gestito bene ed è dignitoso"

bocciofila san benigno

Genova. Dopo la contrarietà del centrodestra e anche del Municipio Centro-Ovest continua il dibattito sul centro di accoglienza per profughi e migranti che la Prefettura ha intenzione di realizzare all’interno dell’ex bocciodromo del porto, a San Benigno.

Ad intervenire è questa volta il sindaco Marco Doria, a margine della visita dell’arcivescovo Angelo Bagnasco a Palazzo Tursi. “Trovare uno spazio adatto all’accoglienza dei migranti – ha spiegato il primo cittadino – è un obbligo che la Prefettura deve assolvere: è giusto che tutta l’Italia accolga un numero non enorme di persone rispetto ai 60 milioni di abitanti del nostro Paese”.

Quanto poi al degrado, Doria ha spiegato: “un centro di prima accoglienza non deve mai essere vissuto come un disvalore per il quartiere che lo ospita: è come un ambulatorio, un servizio sociale, non degrada una zona se viene gestito bene ed è dignitoso”.

“L’immigrazione – ha concluso – non è un problema enorme se le persone vengono distribuite correttamente sul territorio e ci sono dei centri di prima accoglienza-smistamento. I migranti ospitati alla Fiera creano problemi durante gli eventi, quindi si deve trovare in città un luogo specifico dove le persone siano accolte con dignità”.

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